Forse le proverbiali disgrazie del Tram di Opicina sono destinate a concludersi. «Ripartirà entro la fine dell’anno», si legge in un comunicato congiunto del Comune di Trieste e dell’Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali.
Forse, appunto, perché dopo otto anni di stop forzato, tra lavori post incidente, un processo, promesse, polemiche e altri interminabili lavori sulla linea, conviene tenersi cauti. Ma stavolta sono i due enti insieme a pronunciarsi, segno che qualcosa di decisivo evidentemente si è mosso davvero.
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È delle scorse settimane la notizia che l’agenzia avrebbe dato il via libera alle storiche carrozze solo in seguito ai lavori elencati in un nuovo regolamento: circostanza, questa, che il sindaco Roberto Dipiazza aveva mal digerito chiedendo al più presto un faccia a faccia con i responsabili dell’Ansfisa così da capire come procedere.
L’appuntamento si è tenuto proprio martedì mattina a Roma nella sede dell’Agenzia: i dirigenti hanno fatto il punto con il primo cittadino e i suoi funzionari per verificare insieme lo stato degli interventi finora realizzati e le attività da ultimare per poter rimettere in esercizio la linea che collega Trieste a Opicina.
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Oltre a Dipiazza, al tavolo hanno preso parte, per il Comune, il direttore del Dipartimento lavori pubblici Giulio Bernetti e Roberto Prodan, responsabile tecnico della procedura. Era presente pure il direttore dell’Agenzia, Domenico Capomolla, insieme a Pietro Marturano, responsabile della Direzione generale per la sicurezza dei trasporti a impianti fissi e l’operatività territoriale. Si tratta di una figura che coordina le attività di autorizzazione e vigilanza sui sistemi di trasporto di questo tipo. Hanno partecipato anche i tecnici e i professionisti coinvolti nelle operazioni di manutenzione e verifica per la riapertura dell’esercizio.
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«A seguito dell’incontro – viene precisato nel comunicato congiunto – è stato concordato di procedere al completamento delle lavorazioni già previste e di finalizzare al più presto alcuni interventi, fra cui quelli sul materiale rotabile e quelli sui dieci deviatoi (scambi, ndr) presenti sul percorso».
L’intenzione è attivare il riavvio della linea «in un tempo stimato entro la fine dell’anno in corso».
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Le prescrizioni contenute nel nuovo regolamento, inviato a Trieste lo scorso primo agosto dall’Ansfisa, non saranno però cestinate. D’altronde erano state preparate da una commissione composta dalla stessa Agenzia, da Ferrovie dello Stato, Regione Fvg, Trieste Trasporti e Comune. Il Municipio, nel collaborare alla stesura, si aspettava che queste prescrizioni fossero avviate in occasione di manutenzioni future. Così da rimettere intanto le carrozze sui binari. E così sarà.
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«Una volta realizzati questi primi interventi indifferibili – conclude la nota – saranno indicate le prescrizioni a cui attenersi per completare tutti gli ulteriori interventi per migliorare il livello di servizio, che saranno programmati con un’attuazione graduale nei prossimi mesi». Intanto, entro l’anno, si dovrebbe ripartire.
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