Un anno fa le immagini di alcuni pastori che colpivano violentemente pecore ed agnelli fecero il giro del web. La procura di Trento aveva aperto un’inchiesta per maltrattamento ai danni di animali, ma dopo aver effettuato gli accertamenti ha deciso di chiedere al gip l’archiviazione, ritenendo che si sia trattato di “eventi accidentali”. La notizia ha suscitato una dura presa di posizione della Lav. “Siamo indignati: è stata richiesta l’archiviazione del procedimento penale nei confronti di chi ha preso a calci e ha lanciato pecore e agnelli a cui invece avrebbe dovuto badare. In Trentino abbiamo filmato scene inaccettabili e le abbiamo consegnate alle autorità: come hanno potuto ignorarle?” ha dichiarato Simone Stefani, responsabile della sezione trentina dell’associazione animalista.
Risalgono al settembre 2023 le segnalazioni che erano state documentate da filmati in cui si vedevano alcuni pastori colpire con violenza le pecore, con pugni e calci. In qualche caso gli agnellini venivano scaraventati per aria. “Non esiste alcuna motivazione per cui un pastore possa avere comportamenti del genere. Non abbiamo registrato un solo episodio, ma numerosi atti violenti riconducibili a più pastori: questo evidenzia un atteggiamento sistemico ai danni di questi animali” ha aggiunto Stefani. La Lav chiede che siano puniti non solo gli autori materiali, ma anche il proprietario, che “aveva la responsabilità e l’obbligo di controllare il gregge, ossia il proprietario”.
Secondo il pubblico ministero gli atti “erano dovuti al movimento del gregge, con oltre 700 ovini, e all’accidentale calpestamento degli animali”. Una ricostruzione che non convince la Lav: “Siamo di fronte a una volontà precisa e ripetuta di maltrattare gli animali, una prassi per tutti i pastori. Infatti, quelli che si sono susseguiti in questi mesi non hanno mai cambiato modus operandi. Presenteremo opposizione all’archiviazione: le vite di quegli agnelli hanno un valore!”.
La Lav chiede ai deputati della commissione Giustizia della Camera, a tutti i parlamentari e al ministro della Giustizia Carlo Nordio di sbloccare subito la discussione della legge per inasprire le pene relative ai maltrattamenti contro gli animali. Lo sportello di Trento in quasi due anni di attività ha raccolto 244 segnalazioni di maltrattamento, effettuato 238 sopralluoghi per verificare la fondatezza, sporto 31 denunce e contribuito a salvare 70 animali. L’azione legale aveva fatto sequestrare il gregge di pecore al centro dell’inchiesta, in questione, composto da oltre 400 animali. Ma adesso il procedimento potrebbe finire in archivio.
I VIDEO (immagini sconsigliate a un pubblico sensibile)
L'articolo Botte ad agnelli e pecore, i pm di Trento chiedono l’archiviazione: “Eventi accidentali”. La Lav diffonde foto e video: “Ci opporremo” proviene da Il Fatto Quotidiano.