TRIESTE Il Faro della Musica sta per riaccendere i riflettori sulla seconda edizione del “Festival di Trieste”, la rassegna culturale organizzata dalla Società dei Concerti in collaborazione con il Comune di Trieste che quest’anno avrà luogo dal 7 al 18 settembre e prevede concerti, eventi e percorsi pensati per coinvolgere un pubblico senza distinzione di età, che verranno affidati a grandi nomi di fama internazionale e saranno ospitati in diversi luoghi iconici della città.
«Quest’anno il festival ha una programmazione molto ricca – spiega Marco Seco, direttore artistico della Società dei Concerti nonché ideatore della manifestazione – dura parecchi giorni e ogni giorno fa delle proposte diverse, addirittura ci sono dei giorni in cui ne fa tante nella stessa giornata. Eventi molto importanti sono sicuramente gli appuntamenti ospitati al Teatro Verdi, ovvero quattro concerti dei quali i primi due vedranno protagonista l’Orchestra LaFil di Milano e gli altri due l’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico G.Verdi, insieme a dei solisti di assoluto prestigio come il pianista Alexander Melnikov grande interprete di Mozart, poi Albrecht Mayer sicuramente l’oboista più famoso del mondo, il violoncellista Giovanni Sollima nella duplice veste di direttore e solista e ancora un pianista pluripremiato e di grande fama come Nikolai Lugansky».
Oltre alla grande musica appare suggestivo il percorso dedicato alla danza…
«Il Festival vuole essere di condivisione anche con le altre arti e la danza era la prima sulla quale volevamo espanderci perché mi sembrava la più naturale e la più necessaria. Il percorso si chiama “Danze e controdanze” e avrà il suo momento clou nello spettacolo dedicato a Chopin commissionato appositamente al coreografo Adriano Bolognino, che si esibirà accompagnato da un pianista in grande ascesa come Gabriele Strata. Ma ci sarà anche l’occasione per avere un assaggio solo strumentale delle danze del rinascimento e del primo barocco con l’esibizione di Paola Erdas e Rolf Lislevand e la reinterpretazione danzata di brani di Haydn e Bartók dall’ensemble olandese “Sonoro Quartet” insieme al danzatore Giacomo Calabrese».
Il percorso della danza avrà anche un finale particolarmente suggestivo…
«Direi proprio di sì in quanto, accanto alla danza classica, ho pensato di inserire anche una danza più folkloristica. Così faremo un omaggio alla Spagna del flamenco attraverso un programma di grande appeal, affidato alle capacità virtuosistiche del pianista Axel Trolese e della danzatrice Marta Roverato. In pratica ho voluto declinare un po’ questo mondo della danza con proposte e concerti diversi in luoghi diversi, infatti saremo al Teatro Verdi, al Rossetti, alla Sala Luttazzi e al Salone degli Incanti, spaziando quindi in tutta la città».
Ma le sorprese non finiscono qui…
«Un momento davvero molto suggestivo ci sarà sabato 14 settembre, quando Giovanni Sollima, alla vigilia della sua esibizione al Teatro Verdi, farà un concerto in mezzo al mare su di una piattaforma posizionata di fronte a Piazza Unità, proponendo un programma a sorpresa con musiche di Bach e sue. Anche questo, secondo me, è un bel modo per raccontare la città da diversi punti di vista ma è anche una bella opportunità per vedere qualcosa di veramente unico. E poi non poteva mancare l’appuntamento in un luogo-simbolo della città come il Castello di Miramare, pronto ad accogliere un giovane ma già affermato gruppo come il Quartetto Goldberg insieme a Simone Gramaglia prima viola del Quartetto di Cremona e Kyril Zlotnikov violoncello del Jerusalem Quartet, che offriranno un doppio omaggio a Schönberg di cui ricorrono i centocinquant’anni dalla nascita e a Puccini nel centenario della morte. In pratica questo è un Festival che, da un lato, vuole raccontare la città e, dall’altro, vuole anche coinvolgerla tutta attraverso le molte collaborazioni con il Verdi, il Rossetti, la Casa della Musica, il Comune ma anche con le scuole in quanto abbiamo riproposto tutta una serie di attività per i bambini e le famiglie che l’anno scorso ha avuto un grande successo. Una ricerca di interazione che esprime la volontà della Società dei Concerti di innervarsi sempre di più non solo nel tessuto musicale della città ma di divenire promotrice di cultura in tutte le sue forme».
Informazione e biglietti: www.societadeiconcerti.it/fest24. —
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