Simone Roganti è morto per arresto cardiaco provocato da una aritmia che ha determinato una fibrillazione ventricolare. Questoil risultato dell’autopista disposta dal pm Luca Sciarretta a cui il corpo del 21enne ciclista di Spoltore è stato sottoposto oggi all’ospedale di Pescara. Il giovane, dunque, aveva un problema cardiaco. A provocare l’aritmia fatale sarebbe stato probabilmente un fattore genetico da accertare. Per meglio comprendere la dinamica del decesso sono stati effettuati anche dei prelievi istologici.
I fatti
Roganti era una promessa del ciclismo abruzzese e italiano. È morto nella sua casa di Spoltore dopo un malore improvviso intorno alle 22.30: i genitori hanno immediatamente chiamato i soccorsi, ma i sanitari del 118 hanno potuto solo constatare il decesso del giovane ciclista. Simone Roganti era un giovane corridore della formazione marchigiana Continental MG Kvis – Colors for Peace. Sarebbe dovuto partire nei prossimi giorni per andare a correre in Belgio. Il 15 settembre avrebbe poi dovuto partecipare al Trofeo Matteotti che si corre a Pescara. Nelle prossime settimane proprio in Belgio avrebbe dovuto firmare un contratto con una squadra Professional e quindi diventare professionista. D’altronde, quest’anno sulle due ruote aveva ottenuto ottimi risultati: il secondo posto nella classifica generale del Giro del Veneto e il settimo al campionato italiano Under 23. Il 2024 per Simone Roganti si era tinto anche di azzurro con la partecipazione al Giro della Valle d’Aosta chiuso al decimo posto.
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