Raggiungibile con facilità, ma allo stesso tempo capace di restituire un paesaggio solitario e silenzioso, il Parco comunale dell’Isonzo torna il 4 ottobre a farsi set cinematografico. Questa volta per un piccolo film indipendente, dal titolo “Backslider”, uscito dal vissuto famigliare e dalla penna della regista statunitense Kitann Means, anche fondatrice della casa di produzione Kitarkia, impegnata nella realizzazione del film.
A farle da tramite organizzativo con l’amministrazione comunale di Turriaco, e le altre coinvolte, l’attore di origini monfalconesi Salvatore Langella.
«Si tratta di un piccolo film indipendente, una coproduzione americana e friulana – ha spiegato proprio Langella al Comune di Turriaco –, che narra due storie parallele: la prima, ambientata negli anni Sessanta e girata in Oregon a giugno; la seconda, ambientata nel 1945 durante la Seconda Guerra Mondiale, verrà girata in Friuli Venezia Giulia tra fine settembre e i primi di ottobre».
La produzione ha individuato nell’area del Parco dell’Isonzo una location ideale per alcune scene chiave della storia di Angelo, giovane soldato italoamericano, sopravvissuto alla Seconda Guerra mondiale fingendosi morto e intrecciando il suo destino con quello di Leonardo, un girovago italiano. Un passato che riemerge vent’anni dopo negli Stati Uniti, sconvolgendo gli equilibri famigliari. Il film è una sceneggiatura di fantasia basata sui ricordi della regista.
Lo zio italo-americano, fratello gemello della madre, fu ucciso nella Seconda Guerra Mondiale quattro giorni prima di compiere 19 anni. Quell'unico incidente cambiò e stese per sempre un velo oscuro sulla famiglia. Il padre di Kitsann Means era invece un veterano del secondo conflitto e della guerra di Corea. Il film parla quindi di ciò che la guerra fa non solo alla popolazione civile, ma anche a chi la fa e poi ritorna.
Il film, che ha nel cast gli attori Giorgio Cantarini, il figlio di Roberto Benigni ne “La vita è bella”, comparso di recente in “Comandante” con Pierfrancesco Favino, Giorgia Trasselli e lo stesso Langella, coinvolge anche altri comuni, come Monfalcone (in particolare la trincea Joffre), Tarvisio con i laghi di Fusine e Duino. Per l’amministrazione comunale la realizzazione del film permetterà di diffondere la conoscenza del Parco dell’Isonzo di Turriaco e del territorio del Friuli Venezia Giulia a un pubblico internazionale. Da qui la concessione del patrocinio alla pellicola.
Il Parco dell’Isonzo di Turriaco è stato scelto nel settembre dello scorso anno invece per una serie di scene del film per la tv “La rosa dell’Istria”, liberamente ispirato dal romanzo “Chi ha paura dell’uomo nero” di Graziella Fiorentin (edizioni Mursia). La casa di produzione Publispei ha scelto il parco come una delle location delle riprese del lavoro che ha tra gli interpreti Andrea Pennacchi ed ha debuttato sulla Rai il 5 febbraio di quest’anno. —
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