De Minaur dopo la cocente delusione di Wimbledon si è preso di nuovo un quarto di finale Slam, il terzo in stagione, nella sfida contro il connazionale e amico Jordan Thompson. Ora, sulla strada per la sua prima semifinale agli US Open, c’è Draper. Ecco le parole dell’australiano dopo la partita:
D: Alex qualche pensiero sulla vittoria?
dM: Sono molto felice, non è mai facile giocare contro un amico ed ex compagno di squadra in una grande match. Non è facile ma ho fatto quello che dovevo, e sono felice di essere ancora ai quarti di finale.
D: Avevi mai vinto 18 game di fila ad ogni livello prima?
dM: Non posso dire di ricordarmi di averlo mai fatto, ma ovviamente oggi ho iniziato bene. La cosa divertente è che penso che vincere i set 6-0 non sia la cosa migliore, sento un po’ più di pressione e l’avversario si rilassa un po’. Ma sì, non potevo chiedere un inizio migliore e non ricordo di aver già vinto 18 game di fila.
D: Hai parlato della difficoltà di giocare contro un amico, cosa pensi esattamente prima, durante e dopo il match?
dM: È dura, ovviamente vedo Thommo tutti i giorni sul campo, ci scriviamo e parliamo normalmente e poi all’improvviso ci troviamo avversari. Ci salutiamo lo stesso, ma non parliamo a lungo come al solito. Ovviamente non abbiamo nulla l’uno contro l’altro, è solo un po’ strano.
Poi quando siamo sul campo ci conosciamo talmente bene da così tanti anni che entrambi sappiamo le debolezze dell’altro. Ma penso che la cosa più bella sia stata che alla fine della partita siamo tornati alla normalità e possiamo parlare di nuovo come prima.
D: Come descriveresti il viaggio tra il dolore di Wimbledon e la grande opportunità che hai ora?
idM: Le ultime sette/otto settimane sono state veramente un vortice di emozioni. Venendo qui non avevo molte aspettative, la mia anca non era al 100% e io non mi sentivo benissimo. Volevo solo andare in campo e vedere cosa riuscivo a fare, poi le cose sono migliorate giorno dopo giorno.
Così all’improvviso ci sono state tantissime sorprese nel tabellone e sto sfruttando l’occasione. In un certo senso è stata una benedizione travestita, perchè non mi ha messo molta pressione. Ora sto migliorando giorno dopo giorno, e spero di raggiungere il picco nel momento giusto…
D: Continui a battere nuovi record ogni volta che entri in campo, ora sei il primo australiano a raggiungere tre quarti di finale Slam dopo Lleyton (Hewitt). Lui ovviamente è uno dei tuoi mentori ed idoli, è bello che si parli di te in questo senso?
dM: È sempre bello raggiungere nuovi record. Io sono sempre concentrato sul tennis, cerco di dare il mio meglio e di migliorare, non faccio troppe storie. Sono felicissimo che i risultati stiano arrivando, ma devo continuare a concentrami solo sul campo.