di Giovanni Ceriani
“Al Pd serve un alibi. L’alibi è Renzi. Al Pd serve Renzi”. Questo il sillogismo che spiega in maniera semplice e chiara il perché questo Pd (meglio, la segreteria Schlein) abbia un bisogno vitale di Renzi, di aprire a Renzi.
Il punto è che al Pd serve un alibi per non fare cose di sinistra. A Schlein serve un alibi per non ammettere pubblicamente di aver parlato in tutti questi mesi solo a titolo personale su guerra, precariato, diritti. Infatti, in un’alleanza solo con 5stelle e Avs, il Pd non solo farebbe la figura della forza destrorsa e conservatrice, ma pure rischierebbe di dover fare cose-di-sinistra, a partire dalla posizione sulla guerra fino alla posizione su Jobs Act e diritti sociali.
Ma questo non può farlo, visto che il partito non è di Schlein ma dei soliti noti. Quelli per esempio che sono stati eletti in massa in Europa, a riprova di quale sia il Pd vincente e vigente. Non certo quello immaginato e raccontato da Schlein. Il Pd rimane quella forza che ruba voti a sinistra per fare cose di destra. Quella forza che usa il volto di Schlein per assecondare politiche di Gentiloni. Ma per non far cadere il palco, per non dover ammettere questa verità e quindi questo tradimento, serve un alibi. Serve un alibi per non fare appunto quelle cose di sinistra, dando la colpa ad altri.
E l’alibi è Renzi. Renzi consentirebbe di riposizionare il Pd in una sorta di centro mediatore tra una sua ala destra e una sua ala sinistra, e quindi continuare a tradire tutti i punti per cui viene sistematicamente votato. Il lavoro sporco lo farebbe Renzi, tenendo pulito il brand Pd-Schlein, e così neutralizzando l’asse di sinistra. Ecco perché il Pd ha aperto a Renzi e Schlein si è inventata il mantra “Basta veti”. “Basta veti” è stato il grimaldello truffaldino per ri-renzizzare l’alleanza ed evitare di costruire un nuovo asse solo giallorosso e quindi solo di sinistra. Questo il mandato ricevuto da Letta, in continuità con l’apparato di sempre. Altroché Campo giusto allora: vogliono solo il campo largo-larghissimo. Il conticidio non è stato un evento singolo: è una permanenza politica. L’unica chiave di interpretazione degli eventi degli ultimi 5 anni. E l’oggi non fa eccezione.
L’aver oggi svelato definitivamente che il general generico mantra di Schlein “Basta veti” sia solo un artificio retorico per sdoganare Renzi e riprenderlo nel Campo largo è una triste ma salutare presa di coscienza. Che sia la fine di un sogno o lo svelamento di una illusione non sta a me dirlo. Ora guardiamo ai fatti e questi sono inequivocabili. Non è Renzi che si è “convertito a sinistra”, ma qui si vuole “convertire a destra” l’alleanza del Pd con le altre forze di sinistra: M5s e Avs (ossia un 20% di elettorato; il 50% della coalizione). Serviva un alibi e l’alibi è Renzi.
Ps. Consiglio ai 5stelle: state fermi, non fate nulla, non cambiate nulla, non spostatevi di un millimetro. La delusione del risultato alle Europee è solo l’esito di una grande operazione di illusionismo che ha fatto passare il Pd per quello che non era. Ora che i nodi vengono al pettine, sarà tutto un riorganizzarsi delle forze e anime di sinistra, che dovranno ben capire da che parte stare. Ci sarà un grande riposizionamento dell’elettorato che dovrà far trovare pronto il M5S di Conte. Pronto dove? Dove è sempre stato, ossia con la Agenda sociale, cioè non draghiana, di Conte.
#FacciamoLaCosaGiusta!
#IndietroNonSiTorna
#FermiTutti
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