Le ha strappato dal collo il crocefisso in oro, poi non contento ha cercato anche di portarle via la borsa, in un tira e molla che ha quasi fatto cadere la donna tra asfalto e marciapiede, rischiando di far finire lo scippo in una corsa all’ospedale.
Ancora un furto violento tra le vie di Mestre, questa volta registrato tra via Aleardi e via Tasso, quindi ancora ai margini di Corso del Popolo, dove nelle ultime settimane residenti e commercianti hanno più volte raccontato di alcuni ladri particolarmente aggressivi, pronti a colpire in qualsiasi momento e senza alcuna remora a prendere di mira anche anziani e persone fragili.
L’episodio risalirebbe a mercoledì, verificatosi proprio a pochi passi dalla chiesa parrocchiale del Sacro Cuore, dove domenica mattina ha tenuto banco tra le chiacchiere dei parrocchiani: la donna vittima dell’aggressione, infatti, ha raccontato tutto alle amiche e alle conoscenti, che già discutevano di casi simili portati all’attenzione di carabinieri e polizia.
La signora, che abita poco distante dal luogo in cui è stata assalita dal delinquente, stava rientrando a casa propria dopo un giro in centro; erano circa le 12.30, le si è affiancata una bicicletta e in un attimo una mano le ha tirato via dal collo la collana in oro che portava addosso, poi è iniziata la lotta per la borsetta, durata pochi istanti ma comunque feroce. Alla fine il ladro ha pedalato via a tutta velocità, accontentandosi solo della catenina con il crocifisso, non essendo riuscito a strappare la borsa dalla presa della donna.
La signora ha sporto denuncia per l’accaduto alle forze dell’ordine, che stanno analizzando le telecamere della zona - pubbliche e private - per cercare di definire il volto dello scippatore.
Tra i residenti della zona il sospetto principale è che si tratti sempre dello stesso individuo, che nelle ultime due settimane ha colpito a più riprese lungo i marciapiedi del Corso e delle vicine strade laterali.
Nei sette giorni appena trascorsi, in particolare, ci sarebbero stati almeno altri due episodi identici, sempre ad opera di un uomo in sella a una bicicletta: il delinquente affianca il suo bersaglio, prende quello che vuole (o, come in questo caso, quello che riesce), poi fugge sulla sua due ruote, magari dopo aver fatto cadere a terra la sua vittima, che così si ritrova impegnata a rimettersi in piedi e a controllarsi le ferite, più che a tentare un inseguimento.
Sui vari episodi indagano sia i carabinieri che gli agenti della Questura, visto che le denunce sono arrivate tanto alla caserma dell’Arma quanto agli uffici del commissariato di polizia di Mestre. Indispensabile ottenere la conferma dell’identità dello scippatore, ammesso che si tratti sempre della stessa persona, come sono convinti in città.