Conclusi gli ottavi di finale della parte bassa di tabellone dello Us Open 2024, con due conferme da parte dei giocatori migliori.
Il primo a vincere è Alexander Zverev, in rimonta su una delle sorprese del torneo, Brandon Nakashima. Nonostante un difficilissimo primo set, il tedesco ha poi inscenato un tennis di mostruoso livello, limitando al limite ogni errore e costruendo alla perfezione ogni singolo punto.
La versione del tedesco mostrata su questi campi, mette paura. Ora, il remake della sfida giocata pochi mesi fa sui prati londinesi: Zverev-Fritz, per un posto in finale. Anche per lo statunitense, un torneo di ottimo livello: un solo set perso con Casper Ruud e tanta qualità mostrata difronte al pubblico di casa.
In serata, vince Frances Tiafoe sul boia di Novak Djokovic, Alexei Popyrin. Ci si aspettava, forse, che l’australiano potesse mettere in maggior difficoltà il tennis dell’americano che, invece, ha mostrato grande solidità nel corso di tutto il match. Nonostante una stagione complicatissima, Tiafoe sembra ora un giocatore completamente diverso. Per continuare a sognare, c’è un ostacolo non semplice da superare: Grigor Dimitrov, vincitore in cinque set sull’amico Andrey Rublev. Lo statunitense vuole provare a eguagliare il proprio miglior risultato sui campi di Flushing Meadows dove, nel 2022, perse soltanto in semifinale dal poi vincitore del torneo, Carlos Alcaraz, lottando per cinque infiniti set.
[4] A. Zverev b. B. Nakashima 3-6 6-1 6-2 6-2
Primo set sulle ali dell’entusiasmo per lo statunitense che mai aveva giocato un tennis di cosi pura perfezione.
Nonostante la grande differenza di classifica, Nakashima regge alla grande la diagonale di rovescio, salvando l’unica palla break concessa in un lunghissimo terzo gioco. Il dominio del servizio si arresta, improvvisamente, quando l’americano conquista la prima occasione di break del proprio parziale: il tedesco si scompone, Nakashima serve per incassare il vantaggio.
Serve and volley di eccezionale qualità e traccianti di rovescio lungo linea di rara perfezione, permettono al californiano di annullare tutte e quattro le palle break offerte, riuscendo nell’impresa di chiudere al secondo set point.
Per il tedesco, solamente quattro punti giocati sulla propria seconda di servizio, ma un solo punto conquistato.
Le fatiche degli scorsi giorni, cominciano a pesare sulle gambe del numero 50 al mondo: un infinito secondo gioco indirizza set e match, verso un’attesa rimonta. Zverev finalmente avanti, soltanto alla nona occasione conquistata da inizio partita: poi, dominio. Secondo break consecutivo che issa Sasha sul 5 a 0 con il 100% dei punti vinti con la prima di servizio.
Per Brandon, troppe le difficoltà alla battuta: 15 prime su 29 e solo al 43% la percentuale di punti vinti con la seconda. Vince il sesto gioco e muove il punteggio, ma non è sufficiente: uno a uno, palla al centro.
Come nel parziale precedente, a indirizzare il risultato sono i primi giochi: break inaugurale, Nakashima è ormai svuotato da ogni energia.
Il rendimento al servizio del numero quattro al mondo è sempre più impressionante: secondo set consecutivo col 100% di punti vinti sulla prima palla. Statistica che, unita a una perfetta condizione fisica e alle poche energie rimaste all’avversario, rendono il match un totale dominio. Zverev non sbaglia nulla, in costruzione e in rifinitura, trovando nuovamente un secondo break di vantaggio.
Come da copione, chiude 6-2 senza mai tremare. Sei punti su sei quando trovatosi a rete, solo due punti concessi alla battuta e 13 vincenti. Con questi numeri, Sasha è ingiocabile da ogni lato del campo.
L’ultimo set è di sola formalità: dopo un primo gioco lottato e difeso da Nakashima, Zverev prende il largo ancora una volta. Primo break a zero, poi un alto, e in pochi minuti il tedesco è avanti cinque giochi a uno.
L’americano non ha certo intenzione di smettere di lottare, ma le speranze per lui appaiono sempre più minime. Quarto set da sedici vincenti per il tedesco che, sulla seconda dell’avversario, conquista otto punti su nove. Questa versione di Zverev può, e deve, far paura a chiunque: troppa lucidità e perfezione da ogni lato del campo, anche vicino la rete.
L’americano, ha poco da recriminarsi: termina al primo match point un torneo giocato a livelli mai mostrati, sconfitto solo dal principale candidato alla vittoria finale, oltre a Jannik Sinner.
[20] F. Tiafoe b. [28] A. Popyrin 6-4 7-6(3) 2-6 6-3
Match che, fin dalle prime battute, mette in chiaro l’equilibrio di una sfida fra due grandi under-dog del torneo, ma capaci di mostrare un altissimo livello fin dai tornei di preparazione allo slam. Frances soffre le prime difficoltà nel quarto gioco, salvando due palle break. L’australiano, dopo le chance mancate, comincia ad avvertire sempre più difficoltà al servizio, con una prima soltanto al 59% e quattro punti soltanto sui dodici giocati con la seconda. Così, nel nono gioco, Tiafoe sfrutta le uniche crepe dell’australiano, portandosi sul 5 a 4.
Al servizio per il set, pochi dubbi: chiude al secondo set point nonostante gli undici vincenti in meno rispetto al proprio avversario, ma premiato dalla miglior solidità e continuità.
Il secondo set, fin da subito, evidenzia un coefficiente di difficoltà ben pià alto: dopo un game da 15 punti e una palla break difesa dall’australiano, Tiafoe si svuota d’energie, concedendosi nel gioco immediatamente successivo, alla prima occasione. Popyrin è cinico, sale cinque a due e vola a un passo dalla parità. Cinque giochi a quattro, 40 a 0 Popyrin, tre set point: l’americano infila cinque punti consecutivi, riagguantando un parziale ormai perduto. Ancora una volta, le fragilità mentali di Alexei sono decisive: le occasioni mancate pesano sulle spalle dell’oceanico che, giunto al tiebreak, non ha più le forze di lottare. Set vinto dopo un’ora e nove minuti, con due giocatori al 50% di prime palle in campo, ma prevalgono i minori gratuiti dello statunitense: quattro a tredici.
Nonostante le scorie del parziale precedente, Popyrin ha ora dinnanzi a se un avversario che tanta, tantissima fatica ha dovuto fare per rimontare. Il terzo gioco, indirizza il parziale: break a zero a favore dell’australiano, sempre in pressione e alla ricerca del vincente. L’americano sembra ora apparire sempre più a corto di fiato, ma riesce ad annullare tre palle del doppio break, restando in scia. Il doppio vantaggio, però, è questione di tempo: break a 15 e, al servizio per il set, questa volta Popyrin non trema. Soltanto due i gratuiti per la testa di serie numero 28, solido da ogni lato del campo.
Tiafoe non ha intenzione di concedere rimonte: l’inizio del quarto set segue il dominio della battuta, nessuno dei due sembra voler rischiare più del necessario. Almeno fino al sesto gioco: l’australiano è improvvisamente sotto 15-40. Annulla la prima palla break, ma nulla può sulla seconda: Tiafoe è a un passo dalla vittoria. L’americano tiene con decisione quello che sarebbe potuto essere un game molto complicato, issandosi sul 5 a 2 e regalandosi la certa possibilità di servire per il match.
L’australiano fa il suo, mantiene la battuta e prova a restare lì, ma non basta. Frances trema, le difficoltà non sono poche, ma alla fine, al terzo matchpoint e dopo una palla break annullata, l’americano trionfa in tre ore e otto minuti.