Este piange la morte di Gianantonio Lucchiari, 88 anni, imprenditore e fondatore della “Fratelli Lucchiari” di via Deserto 112/A che si occupa di vendita e noleggio di macchine e attrezzature per l’edilizia. Una azienda che aveva condotto con l’inseparabile fratello Renzo, ma che lui aveva fondato sul finire degli anni Cinquanta.
Gianantonio era una persona capace nella sua attività, aveva un animo generoso, era un amante dello stare assieme, della compagnia. Abitava da solo in via Santo Stefano (non si era mai sposato) ed è mancato domenica mattina nella sua stanza da letto, con ogni probabilità è stato colpito da un infarto. Il funerale non è ancora stato fissato ma dovrebbe essere celebrato mercoledì mattina in duomo.
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«Mio zio aveva 11 anni più di mio papà Renzo» lo ricorda con grande affetto il nipote Matteo «ed era molto legato a tutti noi. Per mio papà era quasi un padre e per me un nonno. Era un grande appassionato del suo lavoro e del calcio. Una passione che ci ha trasmesso. È sempre stato un grande tifoso del Milan e del Padova. Portava mio papà all’Appiani in Lambretta a vedere i Biancoscudati per molti anni. Poi quando mio papà ha deciso di aiutare la causa dell’Este Calcio, lui l’ha sempre appoggiato. Infatti da 22 anni era presidente onorario dei giallorossi. Ieri è stato osservato un minuto di silenzio nella gara di Coppa Italia tra Este e Adriese, che si è giocata ad Abano. Lucchiari è stato anche un appassionato giocatore di Bridge, vantando anche dei riconoscimenti a livello nazionale.
