Tutti in pigiama da Ikea per la colazione gratis. Sabato 31 agosto fin dai primi minuti d’apertura persone di ogni età hanno riempito il bar del megastore svedese, rallegrandolo con mille colori e fantasie, copricapi e calzature si potrebbe dire da sogno. Un pigiama party dedicato a celebrare l’importanza del sonno e del buon riposo.
E i padovani hanno risposto di buona lena: «È un’iniziativa simpatica e fuori dal comune, ci si sente anche più se stessi non dovendo nascondere il nostro lato un po’ più pigro», afferma Irene, una delle partecipanti. Tra cappuccini e cornetti si intercettano anche storie fuori dal comune:
Alvise, studente fuorisede emiliano, racconta di essere andato in negozio per fare acquisti, non sapendo dell’offerta: «Mi sono avvicinato per chiedere che cosa stesse succedendo. La commessa mi guarda e mi porge il buono regalo esclamando che avevo un ottimo pigiama. Inutile dire che non è stato per nulla intenzionale». Claudia, Clara e Francesca si dichiarano soddisfatte dell’offerta proposta: «Veniamo da Vicenza, questa iniziativa ci ha elettrizzate. È incoraggiante il fatto che si sia pensato anche ad un’alimentazione più sostenibile, con le brioche vegane».
L’iniziativa è stata molto condivisa sui social, tanto che solo nella prima ora gli ospiti erano più di 200. Chi dall’app, chi da Instagram o Facebook, chi porta amici o viene con la famiglia. «Eravamo consapevoli che ci sarebbe stata una partecipazione così importante – commenta un barista – Essendo il weekend molte persone sono più disposte a fare qualcosa di divertente».
Pigiami di ogni forma, colore e dimensione, alcuni in versione estiva con infradito ma la maggior parte attinge dal cambio stagione, sfoggiando pantofole pelose e completi natalizi.
«Preferisco l’inverno, questo evento mi ha aiutato a ricordarlo», afferma Valentina, mentre sfoggia la sua vestaglia rosso fuoco. Un altro ragazzo si presenta invece in soli pantaloncini corti, a petto nudo e scalzo: «Chi non dorme così mente, fa caldissimo la notte».
Tanti sono arrivati anche da fuori città: «Abitiamo a Schio e avevamo bisogno di un mobile: abbiamo colto l’occasione di venire a Padova oggi proprio per l’evento», dice Gianluca, papà di 44 anni.
