Il Comune di Borgo Valbelluna bussa alla porta del ministero dell’Istruzione con progetto da quasi un milione di euro per realizzare una nuova cucina scolastica a Trichiana, collegata alla sala mensa attualmente in costruzione. Un progetto che permetterà in futuro di mantenere interamente sul territorio comunale la preparazione dei pasti per le scuole, che oggi invece arrivano anche da Feltre.
Il piano di massima per l’ampliamento dell’edificio scolastico esistente per la realizzazione della nuova mensa, contenuto in un documento di indirizzo alla progettazione che prevede una spesa di 960 mila euro, è stato approvato giovedì dalla giunta comunale guidata dal sindaco Stefano Cesa. Con il documento alla mano, l’amministrazione parteciperà al bando ministeriale aperto a fine luglio con fondi del Pnrr, che scade il 6 settembre.
«Abbiamo già ottenuto 630 mila euro del Pnrr per l’ampliamento della sala mensa scolastica di Trichiana», spiega il sindaco Cesa, «che riguarda lo spazio per la refezione, mentre la cucina resta com’è. In un’ottica di riorganizzazione complessiva di tutto il servizio mensa nelle scuole di Borgo valbelluna, abbiamo deciso di partecipare al nuovo bando con questo progetto per potenziare la parte della cucina, dove cioè si confezionano i pasti, in modo che la capacità possa passare da 180 a 460 pasti cucinati al giorno».
Una capacità produttiva della cucina quasi triplicata, insomma, guardando oltre le necessità degli scolari del solo municipio di Trichiana e mettendo l’impianto al servizio anche delle altre scuole di Borgo Valbelluna.
«Allo stato attuale nel municipio di Trichiana ci sono due cucine scolastiche», sottolinea il sindaco Cesa, «che servono le primarie di Trichiana e Sant’Antonio Tortal, la materna di Trichiana, la materna di Sant’Antonio, il nido di Sant’Antonio e le medie di Trichiana. Le mense della materna di Carve e Villa di Villa, della primaria di Mel, della primaria di Lentiai e della primaria di Villapiana ricevono i pasti che vengono portati da Feltre, sempre all’interno dello stesso appalto gestito dalla Serenissima».
«Con questo nuovo intervento, sperando di riuscire a portare a casa le risorse messe a bando dal Pnrr», dice ancora Cesa, «la nuova cucina di Trichiana sarà in grado di confezionare tutti i pasti di tutte le primarie e di tutte le secondarie dell’intero territorio comunale, circa 460 pasti al giorno giorni, mentre la cucina giù presente alla materna di Trichiana, con solo qualche leggero intervento di adeguamento, sarà in grado di preparare i pasti per le materne di Trichiana, Sant’Antonio e Carve, oltre che per il nido di Sant’Antonio. Mentre n il centro infanzia in via di costruzione a Villa di Villa avrà una cucina in grado di servire la materna e il nido di quella scuola».
Un progetto che, eliminando la necessità di preparare pasti fuori dal territorio comunale come accade attualmente, abbasserà i costi delle mense, rendendo più appetibili gli appalti del servizio.