Agli annali andrà così: Samuel Aldegheri, primo lanciatore nato in Italia e qui cresciuto a mettere piede in MLB (Major League Baseball) nella storia. La data è quella del 30 agosto 2024 negli States, il 31 agosto 2024 in Italia. Los Angeles Angels contro Seattle Mariners.
Cinque gli inning giocati dal veronese, 22 anni (e 23 dal 19 settembre): per lui 6 valide, 7 punti, 2 basi su ball e 2 battitori colpiti concessi in 5 riprese nelle quali è stato sul diamante. Un inizio complicatissimo, il suo, non certo favorito dalla difesa che, dopo due out su tre, si è eclissata dal campo a partire dal doppio di Arozarena. In pratica, Neto non controlla una palla verso sinistra di Polanco e i Mariners vanno sul 2-0, poi arrivano i due colpiti citati e infine il doppio di Garver e il singlo di Robles.
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Successivamente, Aldegheri si tranquillizza riuscendo a eliminare sette battitori in fila, solo che poi la fastball gliela iniziano a leggere e, nel quarto inning, la conseguenza è il fuoricampo da due punti di Rodriguez. La serata dell’italiano si conclude dopo 79 lanci e cinque riprese, la partita la vincono i Mariners per 9-5. Va così in archivio la prima, e quasi certamente non unica, sua presenza in MLB, a 13 anni di distanza da Alex Liddi che, fatalità, giocò proprio con i Mariners contro gli Angels ad Anaheim il 7 settembre 2011.
Queste le dichiarazioni alla stampa di Aldegheri, riportate anche dalla FIBS: “Il primo inning è stato difficile, ma mi pare di aver reagito bene e sono felice di come sia andata nel complesso. Come prima volta ero nervoso, dopo i due punti subiti il pitching coach è venuto sul monte e mi ha detto di provare a rilassarmi e di essere me stesso e di continuare a lavorare. Sono contento di come ho reagito ma so che dovrò ancora lavorare molto su questo. Le ultime 24 ore sono state pazze e ancora devo rendermi conto di quanto stia accadendo. La mia famiglia ha preso il primo volo possibile e li ho potuti salutare a fine partita ed è stata una grande emozione. Fino a due mesi fa ero in High-A, un mese fa ero con un’altra organizzazione e oggi sono qui ed è incredibile. Sono orgoglioso per me, per la mia famiglia e per tutti i ragazzi giovani in Italia che magari possono pensare che sia impossibile arrivare fino a qui, e invece tutti ce la possono fare, credendo e perseguendo i propri sogni. Mi hanno scritto e sostenuto in tantissimi in queste ore e ringrazio tutti“.