Uno in carcere, l’altro all’ospedale. La colluttazione di mercoledì pomeriggio, alla stazione ferroviaria di Feltre, è finita con l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale di un 29enne di Lentiai e il ricovero al Ca’ Foncello di Treviso di un 42enne cittadino marocchino, residente a Feltre. Ibrahim è ancora ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neurochirurgica. La direzione medica trevigiana lo dà come «stabile, in leggero miglioramento». Una diagnosi confortante, da capire quale sarà la prognosi: in ogni caso se la caverà.
Erano le 14.30 di mercoledì 28 agosto, quando alla stazione si era scatenato l’inferno. Da quanto ricostruito grazie ad alcune persone che sostengono di avere assistito all’accaduto e che si sono recate in caserma per spiegare quanto avevano visto, il marocchino si trovava nella zona della vasca dei pesci non lontano dai binari. Il 42enne è ubriaco, su questo non ci sono dubbi, ma in quel momento se ne sta per conto suo e non sta disturbando nessuno. Arriva il 29enne di Lentiai, che lo prende subito di mira e lo dileggia. Ad un certo momento, senza motivi apparenti, il 29enne afferra una bottiglia e colpisce il marocchino in testa. Resta da chiarire se la bottiglia fosse già rotta oppure no, in ogni caso la ferita in testa è visibile così come il sangue. L’extracomunitario accusa il colpo e finisce a terra e proprio in quel momento, secondo i testimoni, si scatena una violenza cieca, fatta di calci sferrati al corpo. Una scena che non sfugge a una persona che dà l’allarme chiamando i carabinieri. La pattuglia converge rapidamente in zona così come l’ambulanza inviata dal pronto soccorso dell’ospedale di Feltre. Il marocchino viene preso in carico dai sanitari, stabilizzato sul posto e caricato sull’ambulanza per il trasporto al Santa Maria del Prato. Poi il trasporto in elicottero al Ca’ Foncello.