Lucia Bronzetti è stata sconfitta al secondo turno dello US Open da Aryna Sabalenka: la numero 76 del ranking mondiale ha giocato un buon primo set per poi crollare nel corso del secondo parziale, travolta dalla potenza dalla bielorussa. Nella conferenza stampa post-partita Bronzetti ha raccontato la sua versione del match, soffermandosi in particolare sui colpi troppo pesanti e sulla qualità del servizio e della risposta della numero 2 del mondo.
Domanda: “Che cosa hai imparato da questa partita?”
Bronzetti: “Sicuramente è un’avversaria tosta, non ti fa nemmeno entrare nello scambio, perché con i colpi di inizio gioco è troppo forte. Nel primo set però sono riuscita a stare in partita: piazzavo dei buoni servizi, e di conseguenza riuscivo a comandare lo scambio. Devo continuare a lavorare sulla percentuale di prime palle in campo, la strada è quella giusta. Il finale di match è stato invece più difficile da digerire, mi sono fatta prendere dallo sconforto e mi ha travolto”
Domanda (di Vanni Gibertini): “Jasmine Paolini ci ha raccontato che queste partite contro le tenniste più potenti del circuito erano quelle che soffriva di più fino allo scorso anno, prima del salto di qualità del 2024: quali sono le tue sensazioni?”
Bronzetti: “Quando giochi contro Sabalenka diventa complicato non andare nel panico, penso sia l’avversaria più forte e più scomoda che abbia mai affrontato: e infatti sapevo che sarebbe stata una partita quasi impossibile, perchè serve forte, trovando tutti gli angoli, e ti mette anche pressione in risposta. Sai che non puoi concederti neanche una pausa, neanche un punto in scioltezza, e gli scambi durano troppo poco. La speranza è quella in futuro di giocare tanti match contro queste giocatrici, in modo da tale da migliorare e da imparare sempre qualcosa in più”
Domanda: “Il tennis moderno sta decisamente andando nella direzione del gioco potente di Sabalenka: alcune tue colleghe per prepararsi a questa tipologia di avversarie si allenano con sparring partner uomini di buon livello, in modo tale da simulare la potenza dei colpi di quelle giocatrici. Cosa ne pensi?”
Bronzetti: “Mi capita di allenarmi con ragazzi ma piuttosto raramente, perché alla fine quando vado a giocare i tornei mi alleno con le mie colleghe. A volte nei periodi di pausa dal circuito gioco con mio cugino, che ha qualche punto ATP, e mi rendo conto di non poter mai accorciare, perchè appena accorcio perdo inevitabilmente il punto, esattamente come con Sabalenka”
Domanda: “Hai mai pensato di giocare con continuità il doppio, magari con una compagna fissa?”
Bronzetti: “Purtroppo non è facile trovare una compagna fissa: quest’estate volevamo giocarlo con Elisabetta Cocciaretto ma poi lei purtroppo non è stata bene, ed è saltato tutto. Qui lo giocherò con Samsonova, ma nei tornei dello Slam è molto più facile riuscire a entrare nel main draw, mentre ad esempio nei Masters 1000 diventa molto più complicato. Non è semplice incastrare tutti gli appuntamenti con una compagna fissa”
Domanda: “Quali saranno i tuoi prossimi impegni?”
Bronzetti: “Giocherò il torneo di Monastir e poi volerò in Cina”