Nuovo campo abusivo in zona industriale a Chiarano, si tratta del secondo episodio nel giro di due mesi.
Domenica una carovana di otto auto con altrettante roulotte, si è insediata abusivamente nella zona industriale di via Veneto.
Si tratta del secondo episodio dopo quello di fine giugno, un atto che è passato inosservato, complice il periodo estivo, almeno fino a lunedì mattina, quando il sindaco Stefano de Pieri è stato contattato dai cittadini della zona ed è quindi intervenuto nuovamente con un’ordinanza di sgombero entro mezzogiorno. «Sono andati via senza problemi»ha commentato il sindaco Stefano De Pieri che è intervenuto sul posto.
«Noi sindaci sabbiamo benissimo che lo stazionamento con camper e roulotte da parte di nomadi in aree pubbliche è uno dei problemi comuni di ogni città-ha quindi proseguito- Spesso le aree di sosta urbane e ancor meglio i parcheggi nelle aree industriali sono sede di campi nomadi momentanei da parte di gitanti che bivaccano in dette zone, stendendo panni e creando un forte stato di disagio da parte degli abitanti di quella zona.
Non abbiamo purtroppo molte frecce a disposizione per questo che ho fatto presente il problema all’onorevole opitergina Marina Marchetto Aliprandi affinché si possa configurare l’illecito penale di cui all’art. 633 c. p. (occupazione di suolo pubblico) che prevede la pena di due anni o una multa fino a mille euro per chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto».
Tolleranza zero quindi da parte del Comune di Chiarano dopo i due episodi. «L’onorevole mi ha assicurato che sentirà sia il sottosegretario Del Mastro sia il Ministro Nordio - ha quindi concluso De Pieri- Per inciso le proposte di legge di riforma della polizia locale allo studio in Parlamento invece di conferire più operatività, incisività e potere ai sindaci (specialmente quelli nei piccoli comuni) va verso la direzione opposta, spogliando gli stessi di tutte le prerogative che hanno ancor prima della nascita del Regno d’Italia.
Anche su questo fronte ho contattato il Ministro Salvini, il senatore Coin e l’onorevole Marchetto proponendo una revisione della legge vigente».