BRONI. Nella serata in cui diventa maggiorenne para tre rigori e manda l'Oltrepo al primo turno di Coppa Italia. E’ la storia, felice, di un neo maggiorenne, quella di Cristian Fossati, uno dei tre figli di Lorenzo, ex presidente del Varzi. Lorenzo era ovviamente in tribuna, al Parisi, a vedere il derby tra Vogherese e Oltrepo, al pari dei nonni paterni. E alla fine, quando Cristian subentrando a tempo scaduto (48’ della ripresa) al posto di Menegaldo, si è messo a difendere la porta dei biancorossi bronesi ed è riuscito nell’impresa di parare tre rigori, papà Lorenzo non è riuscito a trattenere le lacrime. Invece Cristian era sorridente più che mai.
Prima in campo, abbracciato, osannato e portato in trionfo dai suoi compagni, poi nel piazzale dello stadio Parisi, dove insieme a papà Lorenzo, ai nonni, c’erano anche i suoi due altri fratelli, Gabriele (centrocampista in forza al Casteggio) e Nicole, campionessa di mountain bike. C’era da festeggiare il compleanno (imminente, visto che essendo la partita finita tardi, e ai calci di rigore, era quasi giunto lo scoccare della mezzanotte). Ma c’era da festeggiare (prima) anche l’impresa di Cristian che entrato in campo proprio ed esclusivamente per la fase extra dei calci di rigore (mister Parolini ha effettuato il quinto e ultimo cambio quasi allo scadere dei 4’ minuti di recupero), è riuscito nell’impresa di parare (respingendoli) i tiri di tre giocatori rossoneri: Milani, Bortoletti e Poropat. Proprio quello a Poropat è stato decisivo.
Prima aveva segnato Chiellini (anche lui figlio d’arte, ovvero di Gianluca, ex bomber proprio della Vogherese), si era già arrivati al quindicesimo tiro dagli undici metri. Serviva che Fossati ne parasse un altro. E così al sedicesimo rigore l’incantesimo si è sciolto. Rigore respinto, e grande festa. Tripudio in campo e sugli spalti, nel settore ospiti, dove sedevano tanti tifosi dell’Oltrepo. E poi come detto la festa è continuata, dopo la gara, nella notte, perché a mezzanotte, Cristian entrava nel giorno 26 agosto, il suo compleanno. E che traguardo, quello dei 18 anni. Cristian è cresciuto, a braccetto del fratello Gabriele qualche anno più grande di lui, a pane e pallone, avendo anche il padre Lorenzo, una passione unica (per anni è stato presidente del Varzi, lui che è originario del comune di Casanova Staffora).
Papà Lorenzo, per far giocare a pallone i suoi due figli maschi, ha allestito nel cortile di casa, un campetto, dove Gabriele calciava e Cristian parava. Cristian ha alle spalle 6 anni di assoluta gavetta nel settore giovanile del Piacenza. Dove per raggiungere il campo di allenamento si è fatto avanti e indietro dalla valle Staffora, mangiando di corsa, studiando sui mezzi. Insomma già tanti sacrifici, non ancora maggiorenne. Ecco che la “vita” calcistica ha incominciato a restituirgli le prime soddisfazioni.
Alessandro Maggi