Continua a far parlare di sé Povia dopo il caso che si è scatenato sulla sua presenza in un talent show di Nichelino, in provincia di Torino. Uno show da cui, però, è stato successivamente escluso per decisione del primo cittadino del comune nel torinese, Giampiero Belardo, dopo aver scoperto che il cantante avrebbe portato sul palco il brano ‘Luca era gay’. Una canzone che aveva già sollevato delle polemiche quando Povia la prensentò a Sanremo, classificandosi secondo, e che, a quanto pare, sarebbe costata al cantante la sua presenza in giuria. “Povia doveva essere parte della giuria e suonare tre canzoni. Non è un problema di appartenenza politica ma di posizioni che ha rispetto ai diritti civili. Povia più volte ha manifestato posizioni no vax, omofobe e contro l’aborto: quanto di più lontano dai valori della democrazia che la nostra comunità incarna. Ho chiesto di rescindere immediatamente il contratto”, le parole del primo cittadino a La Stampa.
“Leggo falsità su di me e fanno male. Io sono per la libertà come valore assoluto non a chiacchiere e propaganda. Se non si è d’accordo democrazia, tu della tua io della mia. Ricevo messaggi belli per via dell’annullamento di un concerto, grazie. Ricevo richieste tv e stampa, no grazie. Non voglio polemiche, mi ci mettono solo in mezzo. Le mie sono reazioni pacate ad ingiustizie che subisco da anni – scrive Povia su Facebook -. Quest’anno ho fatto un centinaio di date, le persone per bene sono la maggioranza. Qualche amico avvocato mi consiglia di far causa a tizio e caio, no grazie! Il mondo si odia, tutti contro tutti nella gara del nulla. Scelgo la pace e continuare ad esprimermi con la musica, chi ha visto un mio concerto sa. Quando canto temi sociali so di non piacere a tutti ma mio papà diceva: ‘non ce l’ha fatta Gesù a piacere a tutti, ce la vuoi fare tu? Canta sincero, qualcuno apprezzerà‘.”, conclude il cantante.
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