Negli ultimi tre anni, il fenomeno delle aggressioni nei confronti del personale sanitario in Italia ha assunto proporzioni allarmanti, con un incremento del 40% degli episodi di violenza fisica e psicologica, in particolare ai danni delle donne. L’estate appena trascorsa è stata particolarmente critica, registrando una media giornaliera di aggressioni alle professioniste senza precedenti negli ultimi dieci anni.
A lanciare l’allarme è l’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi), che sottolinea come l’80% delle vittime sia di sesso femminile. Le aggressioni, che vanno da semplici insulti e minacce a vere e proprie violenze fisiche e sessuali, si verificano prevalentemente nei Pronto Soccorso, durante gli interventi del 118 e nei reparti di psichiatria.
Il problema non è circoscritto all’Italia: a livello globale, si registra un aumento del 42% delle aggressioni ai danni dei professionisti della salute. In Europa, il 40% del personale sanitario ha subito almeno un episodio di violenza, con picchi del 95% tra le donne nei Paesi in via di sviluppo. In Italia, le professioniste di origine straniera sono particolarmente vulnerabili, subendo un incremento del 35% delle discriminazioni negli ultimi mesi.
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