Un tuffo con tanto di capriola. Ma con un dettaglio che non è passato inosservato: una medusa nelle mutande. È quanto si vede in un video che sta facendo il giro del web. Protagonista della clip è il livornese Alberto Mazzoni che non nasconde sul suo profilo social, come riporta il Tirreno, la sua vicinanza alle meduse tirreniche. Come fa sapere lui stesso a spingerlo al gesto il fatto che la medusa fosse stata “iscogliata”, cioè portata tra gli scogli dell’Accademia, sul lungomare labronico, da cui Mazzoni si tuffa. “È solo un tuffo protetto – spiega ancora – In mare ha ripreso la libertà”.
Ma perché proprio nelle mutande, con il rischio di essere “pizzicati”? Non è dato saperlo anche se, assicura il Tirreno, l’invertebrato della clip non è pericoloso. Si tratta infatti della medusa polmone, bianca e azzurra, che è innocua per l’uomo. La medusa è urticante ma non è pericolosa per l’uomo. Lo stesso Mazzoni in un’altra foto, riporta il quotidiano toscano, parla con tranquillità di questo genere di meduse, dicendo di aver instaurato con loro una “affettiva e calda familiarità”. Il livornese non è nuovo a manifestazioni simili. Nel suo feed social infatti compaiono anche foto con le meduse e altre clip di tuffi, sempre con meduse al seguito, che, dice lui, salva dalla battigia.
Secondo le regole del Wwf, però, in caso di incontro con l’invertebrato non bisogna né “prelevarla per portarla fuori dall’acqua” né al contrario, riportarla in mare ma “lasciarla a secco sulla battigia”. “Non solo è un’azione ingiustificata ma è anche sanzionabile penalmente dall’articolo 544 ter. del Codice penale sul maltrattamento degli animali”, specifica l’associazione.
L'articolo Si tuffa dagli scogli con una medusa nelle mutande: “In mare ha ripreso la libertà”. Il video fa il giro del web proviene da Il Fatto Quotidiano.