A volte ritornano. Sono i furbetti della spazzatura, o quelli che si credono tali, salvo poi ritrovarsi a carico il verbale della Polizia locale che affibbia le multe in base ai controlli svolti sia grazie alla videosorveglianza, sia con controlli vecchio stile, cioè rovistando nei sacchetti alla ricerca di elementi che permettano di risalire al “proprietario” del sacchetto incriminato.
«I controlli continuano e sono costanti», spiega il comandante dei vigili, Rudolf Alban, «perché sia noi, sia Bellunum abbiamo interesse affinché ci sia il contrasto il più puntuale possibile su questo fenomeno. Devo dire che è praticamente impossibile azzerare questi episodi, ma l’attività sul territorio è abbastanza capillare grazie ai due agenti che hanno come mansione principale proprio il monitoraggio delle isole ecologiche».
L’ultimo caso riguarda l’altroieri, domenica, nella piazzola alla Peschiera (e siamo certi non sia stato l’unico) con alcuni sacchi abbandonati ai piedi dei cassonetti ai quali se ne aggiungono altri due più grandi lasciati all’esterno dei grandi contenitori gialli dove donare abbigliamento da inviare alla Charitas.
Di sicuro, chi ha lasciato i sacchetti fuori dai cassonetti, non si è accorto che proprio quell’isola ecologica è servita da una telecamera fissa che inquadra proprio l’area dove l’utenza si ferma per conferire l’immondizia. Una telecamera che da sempre è in funzione e che ha già permesso alla polizia locale di elevare diversi i verbali ai trasgressori.
Ci sono poi alcune telecamere che di volta in volta vengono posizionate a rotazione in altre isole ecologiche. Il rischio di essere scoperti e multati c’è.
L’anno scorso sono state oltre cento le multe, ciascuna da 250 euro, elevate ad altrettanti trasgressori, e l’attività in corso è in linea con quella del 2023.
«È un fenomeno strano quello che si registra nel caso degli abbandoni dei rifiuti. Sembra quasi che dopo il primo sacchetto abbandonato, chi arriva dopo si senta legittimato a fare la stessa cosa lasciando la spazzatura a terra», aggiunge il comandante Alban.
«Noi, comunque, ci rapportiamo costantemente con il personale di Bellunum che ci segnala le situazioni da verificare e noi interveniamo». Insomma, il verbale per la persona che domenica ha lasciato quei sacchetti alla Peschiera è pressoché scontato.
Quanto alla futura gestione dei cassonetti resta da capire quale strada intende prendere il Consiglio di bacino alla luce del fatto che ciascun Comune si muove a livello individuale.
Feltre ha sperimentato i cassonetti aperti nella sola frazione di Mugnai e in attesa del report ufficiale va annotato che la seconda fase della sperimentazione, a Fone, non ha avuto seguito. —
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