«In poco più di un anno gli stipendi dei docenti saliranno di quasi 300 euro: un aumento finora mai visto». L’annuncio arriva direttamente dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che in un’intervista al Sole 24 Ore, non solo ha annunciato e argomentato la nuova misura in atto, ma si è detto fiducioso sulla possibilità di chiudere il nuovo contratto collettivo nazionale per la scuola (CCNL 2022-24) entro la fine dell’anno. «Sono stati fatti progressi importanti – ha spiegato dalle colonne del quotidiano economico il titolare del dicastero di Viale Trastevere – . Nel contratto che ho concluso tre settimane dopo il mio arrivo, chiudendo una vertenza aperta da tre anni, abbiamo riconosciuto ai docenti l’aumento più rilevante fino ad allora percepito».
Non solo. Come ha sottolineato il ministro, le nuove misure apportate hanno «anche valorizzato la professionalità: il docente tutor prende quasi 5mila euro in più all’anno, e ci sono riconoscimenti retributivi per i docenti che fanno potenziamento disciplinare. Nella scorsa legge di bilancio abbiamo poi stanziato 3 miliardi per il nuovo contratto – prosegue Valditara – che vorremmo chiudere entro il 2024. Con questi due rinnovi nel giro di due anni andremmo ad aumentare gli stipendi di circa 300 euro al mese», conferma anche da Sussidiario.net il ministro che poi aggiunge anche una nota a margine: «Senza contare la diminuzione del cuneo fiscale, che ha comportato un ulteriore aumento dello stipendio. Sono progressi che fanno scalare posizioni ai docenti italiani nel confronto europeo».
Nello specifico, allora, entrando nei dettagli di cifre e tempistiche dell’aumento degli stipendi dei docenti, Valditara ha precisato: «Sul tavolo ci sono tre miliardi di euro, risorse che permetteranno di arrivare a incrementi di circa 160 euro al mese. A questi – ha quindi aggiunto il ministro – si andranno a sommare i 124 euro mensili già ottenuti con il precedente contratto (CCNL 2019-21). E in poco più di un anno gli stipendi dei docenti saliranno di quasi 300 euro», un aumento finora mai realizzato. Investimenti quelli annunciati e perseguito dal ministro, che puntano al rilancio della scuola e ai suoi protagonisti.
Un contesto in cui si inserisce allora anche l’attenzione economica riservata alla digitalizzazione del percorso, a cui il ministro ha confermato di aver destinato «1 miliardo e 200 milioni di euro, che sono fondi Pnrr. Siamo andati oltre – ha detto Valditara – e abbiamo deciso di sperimentare l’applicazione dell’Intelligenza artificiale sulla personalizzazione della formazione. Si tratta di un progetto sperimentale in alcune scuole di Calabria, Lazio, Toscana e Lombardia», ha argomentato il ministro in un punto stampa al Meeting di Rimini. Aggiungendo: «Abbiamo anche investito 450 milioni di euro per la formazione dei docenti all’utilizzo delle nuove tecnologie. In quel miliardo ci sono anche i soldi per i tablet e le attrezzature a disposizione degli studenti».
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