PORDENONE. Agosto sta volgendo al termine e, a due mesi dall’avvio della stagione dei saldi estivi 2024, è tempo di bilanci per il commercio cittadino.
Un andamento che non ha soddisfatto appieno gli operatori del settore, a causa, tra l’altro, della scarsa presenza di gente in centro, soprattutto ad agosto.
Conseguenza da attribuire anche alle chiusure di alcune tipologie merceologiche, come bar e pasticcerie, che hanno abbassato le serrande quasi contemporaneamente nelle settimane centrali del mese più caldo.
A constatarlo è Stefano Erodi, vicepresidente del gruppo Federmoda di Ascom Confcommercio Pordenone e, in città, titolare del negozio Ulysses in corso Garibaldi.
«Siamo tendenzialmente in calo di vendite – ha affermato – perché il periodo non è il massimo: mancano le presenze in città e, con meno gente, anche il commercio ne risente. Una cosa che dovrebbe essere presa in considerazione è una migliore gestione delle chiusure di alcune attività, come bar e pasticcerie. Ci sono state zone del centro nelle quali riuscire a bere un caffè o fare colazione era praticamente impossibile. Quest’anno l’ho notato più degli anni scorsi».
Pur con la consapevolezza che le ferie sono un diritto di tutti, la constatazione di Erodi vuole essere un invito a prevedere una migliore gestione delle chiusure, per non ritrovarsi, come accaduto quest’anno, aree del centro storico senza servizi di caffetteria o ristorazione, anche per permettere di accogliere al meglio l’eventuale turista o il cliente che non è in vacanza.
«Come facciamo a contrastare la concorrenza dei centri commerciali, dove è sempre tutto aperto – ha osservato ancora Erodi –, se non forniamo anche noi in centro gli stessi servizi?».
Tornando alla questione saldi, alla partenza il 6 luglio scorso il commercio sperava in uno slancio delle vendite, dopo una primavera non facile con un meteo tutt’altro che favorevole.
Pare però, sentendo gli operatori del settore, che stavolta non si sia visto e che nemmeno gli sconti abbiano risollevato la tendenza.
Da una parte può essere stato complice il gran caldo, che ha reso difficile per qualcuno uscire di casa, dall’altra anche una situazione economica generalizzata non del tutto florida.
«In città e in alcune località della provincia aspettiamo lo Sbaracco – ha preannunciato Erodi – che potrà portare una boccata di ossigeno. Ma, a differenza dei saldi di fine stagione, ai quale aderisce praticamente la quasi totalità dei commercianti, allo Sbaracco non partecipano tutti».
Questo appuntamento ormai tradizionale si è diffuso in tutta la regione, tanto che lo Sbaracco è già stato confermato anche quest’anno a Udine, con l’appuntamento sempre sabato 7 settembre, e Monfalcone, dove sarà anticipato a sabato 31 agosto. Sarà dunque un rientro dalle vacanze con lo shopping per molti residenti di Pordenone e della regione, con un fuoritutto che permetterà sconti sino all’80 per cento e darà una boccata d’ossigeno al comparto.