Ha ispirato un tentativo di colpo di stato costato morti e feriti, ossia l’assalto a Capitol Hill. Non solo: ha cercato di sovvertire il libero e democratico voto facendo pressione perché le commissioni sovvertissero i risultati elettorali per dare la vittoria a lui che è lo sconfitto. E infine è uno che ha detto che gli piacerebbe essere ‘dittatore per un giorno’, ossia per fare piazza pulita di poliziotti, funzionari pubblici, giudici, agenti segreti o altri considerati non allineati. Ma Conte non ha mai detto una mezza parola su Trump dimostrando un imbarazzo che però diventa un imbarazzo politico per i possibili alleati.
La vittoria di Trump è una minaccia per la democrazia? «Non condivido, la libera scelta dei cittadini non è mai una minaccia per la democrazia. Anche in Italia è un argomento che non ho mai usato contro Meloni».. Lo ha detto il presidente M5s Giuseppe Conte, intervistato da Repubblica.
Cosa spera che accada negli Usa, una presidenza Harris o un bis di Trump? «Giudicheremo la prossima presidenza sui fatti – risponde -. Alla convention democratica sono emersi temi interessanti e in linea con una forza progressista, come il progetto di eliminare i debiti legati a spese mediche, la volontà di mettere un tetto ai prezzi dei generi alimentari e la previsione di sussidi per l’acquisto della prima casa».
«Noi, come forza alternativa a Meloni per il governo del Paese, dovremo dialogare con qualunque presidente sarà eletto dai cittadini americani», conclude.
Ultima cosa: Conte ha detto che la libera scelta dei cittadini non è mai una minaccia per la democrazia. Forse dovrebbe studiare la storia e ricordare – ad esempio – come Mussolini e Hitler sono andati al potere. Per poi restarci.
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