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LBF Serie A 2024-25: ecco il nostro Power Ranking del prossimo campionato

L’estate sta finendo, cantavano i Righeira qualche decade fa e per le squadre di LBF potrebbe essere la colonna sonora di questi giorni, con i vari raduni e ritiri che si stanno susseguendo e che mettono fine alle vacanze delle giocatrici; ecco, questo è il periodo in cui arriva il nostro Power Ranking ormai diventato appuntamento fisso nella prestagione dell’appassionato di basket femminile.

A un mese dall’inizio del campionato, previsto nella suggestiva cornice del nuovo palasport di Genova l’ultimo weekend di settembre, facciamo quindi le carte alle squadre sottolineandone punti deboli e di forza e gli obiettivi stagionali.

Dopo avervi detto in anticipo fin da fine maggio tutti i movimenti di mercato le mettiamo in fila come se fosse la griglia di partenza di un Gran Premio di F1, diteci la vostra se non siete d’accordo con le nostre valutazioni. Buona lettura!

#1 – REYER VENEZIA

Pole position per le campionesse in carica della Reyer Venezia che dovranno difendere il titolo conquistato qualche mese fa. Per farlo, la squadra veneziana ha deciso di confermare praticamente in toto il parco italiane e di cambiare invece, con l’eccezione di Kuier, quello delle straniere.

L’addio più rumoroso è quello senz’altro della neo-slovena Jessica Shepard. Il suo posto verrà preso da Dragana Stankovic ed a livello tecnico tattico sarà un bel cambiamento. La pivot serba non è certo quel tipo di lunga che predilige la palla spalla a canestro in maniera statica come invece faceva l’ex Dinamo Sassari. 

E’ una giocatrice da pick and roll con un buon piazzato dalla media, mentre in difesa la sua mobilità può fare la differenza, rispetto soprattutto ai momenti contemplativi di Shepard che però, dato che è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare, in finale scudetto si è rimboccata le maniche ed ha fatto vedere a tutti che la sua difesa poteva essere competente. 

Con l’Eurolega in arrivo però per Mazzon non è, e non poteva essere, sufficiente un livello difensivo consono per poche partite l’anno. 

Gli altri movimenti dovrebbero essere un bel upgrade: fuori Makurat ed Held che per motivi diversi hanno inciso poco sulla stagione orogranata sostituite dal’ex Empoli Kamiah Smalls che porterà fisicità, atletismo e talento nel reparto esterne (già comunque ben fornito).

Nel parco italico è arrivata Maria Miccoli a dare sostanza e soprattutto a dare minuti di riposo a Kuier specie in Serie A. La sacrificata in termini di minutaggio sarà Nicolodi che ha comunque deciso di restare allungando ulteriormente la panchina 

Un altro acqusto si può considerare invece Mariella Santucci, rientrata giusto per qualche minuto nella serie finale contro Schio ma che si presenterà ora ai nastri di partenza della stagione con la voglia di fare bene che la contraddistingue, vedremo quali nuovi equilibri troveranno in regia con Matilde Villa, che si era presa l’anno scorso le chiavi della squadra. 

Le premesse per fare riconfermarsi in Italia e fare bene in Europa ci sono tutte, gli obiettivi però quest’anno sono diversi: se l’anno scorso in Laguna si parlava di fare bene e dare fastidio a Schio e Virtus quest’anno non ci si può nascondere e la riconferma tricolore diventa il primo target della stagione.

#2 – FAMILA WUBER SCHIO

Per la squadra di Dikaioulakos molti cambiamenti dopo la finale persa contro la Reyer. Sono cambiate tre straniere su 4, con le deludenti Parks e Reisengerova dalle quali ci si aspettava di più e Guirantes, bene sul parquet ma che non ha legato con l’ambiente.

Al loro posto la francese Salaun fresca medaglia d’argento alle Olimpiadi, e due ingaggi che fanno sensazione: il primo è il ritorno di Laksa che dopo il burrascoso addio due anni fa per andare alla Virtus e dopo un annata non felicissima al Fenerbahce decide di tornare dove è stata meglio e soprattutto dove ha reso maggiormente.

Il secondo arrivo sorprendente è Ivana Dojkic, nelle ultime stagioni anche lei alla Virtus Bologna dove il suo talento è venuto fuori a sprazzi: difficile la convivenza con Zandalasini e la stessa Laksa, coinvolta nei cattivi risultati di tutta la squadra, vedremo cosa potrà fare e dare. 

Sulla carta, data la presenza di Verona Zanardi e Sottana, Dojkic dovrebbe agire maggiormente da guardia, posizione in cui secondo me potrebbe rendere meglio. Di certo c’è curiosità perché con lei, Laksa e le altre esterne il talento offensivo non mancherà di certo.

Vedremo se troveranno la chimica di squadra considerando anche la lunghezza della panchina, con Crippa e Sottana confermate e una Carlotta Zanardi e una Ilaria Panzera da lanciare.

Sulla carta quindi un reparto dietro molto fornito, ma sotto canestro Schio rischia di essere corta e leggera. Dopo Laksa è tornata all’ovile anche Olbis André dopo il biennio bolognese. Sarà lei con la confermata Juhasz a dividersi i minuti da centro mentre in ala grande ci saranno sempre Keys e Bestagno.

Ecco, io un innesto in questo reparto lo farei, ingaggiando un ala pivot (forse più un pivot, spostando Juhasz da 4) dalle caratteristiche differenti rispetto a quelle delle ali forti a roster. Anche straniera, così poi da avere un turnover in campionato con le altre. Vedremo se e quando la società scledense lo riterrà opportuno.

Come ogni stagione il Famila parte per vincere ma non sarà facile contro la Reyer. E’ vero che non c’è più la terza incomoda (Geas e Magnolia non sono al livello in cui era la Virtus) ed è vero che c’è tutta una stagione per migliorare ed arrivare ai playoff pronte per sgambettare le orogranata.

#3 – GEAS SESTO SAN GIOVANNI

Dopo l’amaro finale dello scorso anno con l’eliminazione per mano della Magnolia Campobasso in casa Geas ci sono stati parecchi cambiamenti pur confermando lo zoccolo duro della squadra. 

Infatti 4/5 del quintetto (Conti, Gwathmey, Trucco e Moore), saranno ancora in maglia rossonera mentre la dipartita più importante è stata quella di Ilaria Panzera, cresciuta a Sesto fin da bambina che cercherà di spiccare il volo a Schio. 

Per sostituirla (anche se in realtà la sostituta tecnicamente è Makurat), arriva da Ragusa la capitana della nostra nazionale Laura Spreafico, che torna in Lombardia dopo la favolosa annata a Costa 3 anni fa e dopo le esperienze in Spagna a Gernika ed appunto lo scorso anno a Ragusa. 

Chiaramente è una giocatrice diversa da Panzera, quindi porterà meno difesa, ma più tiro da tre punti, meno vivacità atletica ma più esperienza.

Dovendo cimentarsi anche in Eurocup la società presieduta da Carlo Vignati ha pensato bene di allungare il roster, ed allora sono arrivate anche Anastasia Conte attirata dalla possibilità di giocare l’Eurocup ed Alessandra Orsili che in realtà sostituisce Caterina Dotto (partenza dolorosa la sua). Anche Elena Bestagno non è stata confermata per la volontà di dare spazio alla play ex Virtus Bologna.

Capitolo straniere: Begic non è stata confermata ed andrà a Sassari ed al suo posto è arrivata proprio un ex Dinamo, Elin Gustavsson che al primo anno in Italia aveva disputato un ottima stagione.

Come accennavo sopra, un altra ex sassarese è approdata alla corte di Cinzia Zanotti ed è Anna Makurat reduce da una brutta stagione in laguna dove non si è integrata tecnicamente con i diktat di Mazzon e poi problemini fisici le hanno tarpato le ali.

Proverà a spiegarle a Sesto, in un ambiente simile a quello sassarese dove ha giocato la sua miglior stagione: anche tecnicamente potrebbe essere capitata nella squadra giusta, con dei play non troppo ingombranti, con la possibilità di gestire tanti palloni specie in transizione, con la licenza di attaccare l’area magari lasciata vuota dal trio di lunghe, tutte buone se non ottime tiratrici da fuori

L’obiettivo minimo quest’anno è la semifinale scudetto e una bella figura in Europa: si può certamente fare, anche se a mio avviso molto dipenderà dal rendimento delle due play. Quale è la vera Conti? Quella del girone di andata o del ritorno? Orsili finalmente riuscirà a spiccare il volo ed a esprimere tutto il suo talento? Questi gli interrogativi principali ma non sono i soli.

Sotto canestro non servirebbe numericamente una quarta lunga vera? (nelle intenzioni quel ruolo sarebbe del cavallo di ritorno e neo capitana Bea Barberis ma da 4 può giocare in qualche situazione sporadica) Makurat e Gwathmey si pesteranno i piedi? Trucco riucirà a compiere l’ultimo step della sua maturazione per diventare un giocatrice top?

Vedremo il campo quali sentenze sputerà, di certo a Sesto (per la verità a Cinisello in campionato e a Rescaldina in Coppa) ci si dovrebbe divertire.

#4 – MAGNOLIA LA MOLISANA CAMPOBASSO

Dopo la trionfale annata scorsa con il raggiungimento di una storica semifinale la squadra molisana ha fatto un mercato all’insegna della saggezza, confermando quante più giocatrici possibili. Del roster dello scorso anno non ci sono più Dedic, partita per sua volontà per ragioni personali, Narviciute andata a Ragusa in A2 per trovare più spazio e Mistinova che ha convinto ma non del tutto. 

A Campobasso sono arrivate giocatrici che promottono di alzare ulteriormente il tasso tecnico della squadra: Sara Madera in primis, di ritorno dall’esperienza con luci e ombre a Gernika, che prenderà il posto di Dedic cercando la definitiva consacrazione.

Interessanti poi gli ingaggi di Sara Scalia, proveniente da Indiana University, che si propone di seguire il percorso fatto da Gina Conti lo scorso anno: arrivare dalla NCAA, giocare talmente bene da essere convocata in nazionale per poi riuscire ad andare a referto in quota italiane liberando uno slot da comunitaria.

L’altro nuovo arrivo è Ziemborska, ala polacca che può giocare sia da 3 che da 4 tattica e che ha nel curriculum una discreta dose di esperienza europea maturata sia in Eurocup che in Eurolega. Rischia di essere lei il colpaccio di mercato fatto da Sabatelli e soci che contestalmente hanno provveduto a mandare a giocare quasi tutte le loro giovani promesse. 

Tutte tranne una, quella Emma Giacchetti protagonista dell’estate delle giovanili azzurre ed attesa ad un ulteriore step sia per minutaggio che per impatto con la massima serie ed anche con l’Eurocup visto che la società molisana ha deciso di provare a competere.

Un bel banco di prova per tutto l’ambiente, ma soprattutto per le giocatrici dato che il doppio impegno porta via molte energie fisiche e mentali. Comunque sia, l’obiettivo in campionato è la conferma della semifinale mentre in Europa è fare bella figura: obiettivi che ricalcano quelli di Geas, principale competitor della Magnolia l’anno passato e sarà così anche in questa stagione.

#5 – ALAMA SAN MARTINO DI LUPARI

Mentre le prime 4 posizioni sono piuttosto semplici da individuare (anche se l’ordine non è scontato) il problema di stilare il ranking 2024-25 è proprio mettere in fila le squadre dalla quinta posizione in giù. Ci sarà presumibilmente tanto equilibrio e a far la differenza saranno i dettagli.

Come ad esempio non avere le coppe, fatto che penalizza la Dinamo Sassari o aver un nucleo ed un sistema di gioco collaudato. Per questo al seed #5 ci metto San Martino, che fino all’infortunio di Kostowicz aveva sorpreso tutti lo scorso anno e pure in questa stagione promette di fare la stessa cosa.

Reparto guardie capitanato dall’inossidabile D’Alie coadiuvata dalla lussemburghese Simon che potrebbe rivelarsi una bella sorpresa e da Irene Guarise attesa alla definitiva esplosione, i mezzi li ha tutti. 

Per sostituire Anastasia Conte andata al Geas è arrivata Del Pero che dopo un biennio a Bologna con pochi minuti ha voglia (e bisogno) di stare tanto in campo e di poter anche sbagliare in tranquillità. Alle Lupe troverà l’ambiente e pure un sistema di gioco congeniale per poter tirare fuori tutto il suo potenziale.

Sotto canestro ci sono i due aghi della bilancia della stagione giallonera e cioè le due lunghe straniere: se il rendimento di Bickle e Robinson sarà quello atteso, e occhio perché a San Martino difficilmente sbagliano scelte sulle americane, allora i tifosi delle Lupe potranno divertirsi davvero.

Le incognite sono sulla lunghezza della panchina: detto di Simon e Guarise sono arrivate due giovanissimi talenti come Cedolini e Piatti, rispettivamente classe 2005 e 2006. La prima però è reduce da un brutto infortunio al ginocchio mentre la seconda non ha mai giocato ad un livello così alto e non sembra proprio essere il profilo ideale per il gioco tutto corsa ed aggressività predicato da coach Piazza (che però l’ha portata in Lituania con l’Under 20).

A dare solidità e certezze dalla panchina ci sarà invece Caterina Gilli, lei che invece nel sistema di Piazza potrebbe trovarsi come un topo nel formaggio e che comunque ci aspettiamo faccia ancora passi avanti nel suo sviluppo tecnico (d’altra parte è una 2002…) magari migliorando il tiro da 3.

L’obiettivo primario di San Martino è divertire divertendosi sviluppando giocatrici, magari riuscendo come quest’anno a strappare una bella qualificazione ai playoff.

#6 – RMB BRIXIA BASKET 

Posizione numero sei per Brixia Basket, società che ha nei progetti futuri un progressivo consolidamento nel panorama nazionale con un sogno chiamato Europa da concretizzarsi più avanti nel tempo.

Questa sessione di mercato è stata fatta con dei capisaldi tecnici, stante la partenza di Carlotta Zanardi che rappresentava il fulcro della squadra. Il primo è il ricorso quanto più possibile all’usato sicuro, come testimoniano gli arrivi di Tagliamento e Yurkevichus o il ritorno di Brooke Johnson. 

Poi, il fatto di cercare di mescolare le caratteristiche delle giocatrici, quindi ecco Tagliamento e la stessa Johnson che saranno le opzioni uno e due in attacco, con l’ucraina ex Sanga e Battipaglia invece concentrata nel prendere i rimbalzi che è la cosa che sa fare meglio ed è una delle migliori a farlo.

A dare equilibrio, la nuova play spagnola Estebas che è prima di tutto un organizzatrice di gioco e Louka a dare pericolosità sotto canestro ma anche fisicità in difesa. 

La panca è farcita di scommesse come Giulia Bongiorno reduce da un annata con pochissimo spazio a Roma, o come l’ex Ragusa Nikolic anch’essa poco utilizzata ed il nugolo di giovani bresciane del vivaio come Scalvini o Pinardi. Nel mezzo l’esperienza e la solidità di Tassinari confermata dopo la buona stagione passata.

L’obiettivo playoff (a prescidere dalla formula) è quello più realistico per la formazione bresciana ma non mancano certo insidie e concorrenti.

#7 – DERTHONA BASKET

A leggere i nomi del roster forse la neopromossa Derthona avrebbe potuto stare più in alto, ma…Ci sono dei ma e dei se. Perché è vero che la presenza di Attura (e di Dotto e Melchiori) è una garanzia, è vero che Elisa Penna dovesse rigenerarsi e mostrare il proprio talento potrebbe cambiare gli equilibri di questa fascia di classifica, è vero che la qualità delle straniere sembra più che buona ma è anche vero che società e coach sono alla prima esperienza e che il roster potrebbe non essere così lungo come sembra.

Cioè, numericamente è più lungo di molte altre squadre ma bisogna vedere l’impatto che avranno le varie Leonardi, Marangoni, Arado e Gatti, giocatrici che lasciano dubbi  per motivi diversi ma che comunque chiedono quantomeno un minutaggio costante nelle rotazioni.

Poi c’è da verificare l’impatto delle nuove straniere che come già detto sulla carta sono di ottima qualità ma poi bisogna verificarne l’amalgama con la squadra e con il nostro campionato. 

La summa di tutto questo è una squadra che potrebbe fare bene da subito, ma anche dover apporre correttivi strada facendo, cosa che peraltro non spaventa la società piemontese data la buona disponibilità economica. Il nostro pronostico quindi è che se la giocherà con le squadre della fascia 5-8, per ora l’abbiamo messa al centro con il seed #7.

#8 – DINAMO SASSARI

All’ultimo posto della suddetta fascia ci mettiamo la Dinamo Sassari, per due motivi fondamentali: per il doppio impegno, che come dimostrato anche nelle stagioni passate porta via parecchie energie e per un reparto lunghe, che mi lascia qualche dubbio.

Se nelle esterne c’è la garanzia Carangelo in primis, con gli arrivi di Pastrello e Natali e soprattutto l’ingaggio di Sparkle Tylor sono state puntellate le caselle di guardia e di ala piccola lasciate vuote dagli addii dolorosi di Raca (andata in Grecia per soldi) e di Joens.

In panchina troviamo due scommesse interessanti oltre a Giulia Natali in arrivo da Roma: Chiara Grattini di ritorno dalla NCAA e Shaylee Gonzales anch’essa rookie da Austin Texas e che già in Messico ha prodotto cifre interessanti.

Conoscendo l’abilità del reparto scouting della Dinamo e dando per scontato quindi un buon impatto sia di Taylor che di Gonzalez credo quindi che il reparto esterne sia molto competitivo, mentre i dubbi sono tutti sotto canestro.

Sono arrivate due giocatrici che possiamo catalogare come due delusioni dello scorso campionato. Ana Begic al Geas ha patito però vari problemi fisici, e forse anche una squadra con un gioco che faceva fatica a valorizzarla.

La presenza di Moore sotto canestro costringeva l’ex Virtus a giocare quasi sempre fronte a canestro e Ana ha fatto molta fatica, principalmente perché non è mai riuscita a segnare dalla media e dalla lunga (ha chiuso l’anno con 1/16…), con continuità. 

Vedremo se a Sassari in un nuovo sistema di gioco, e senza infortuni, il rendimento potrà tornare ad essere quello tenuto con la maglia della Virtus, più che quello in maglia Geas. 

L’altro innesto che va controcorrente rispetto alle abitudini della squadra sarda è quello di Umi Diallo. Arrivata l’anno scorso alla corte della neopromossa Sanga come pivot titolare ha profondamente deluso le aspettative. 

Le statistiche non sono nemmeno così negative (10,5 punti, 5 rimbalzi con il 46% da 2), ma a farci storcere il naso sono stati altri aspetti.

A parte le mani non proprio dolcissime anche da vicino a canestro, difensivamente spesso la sua scarsa mobilità (laterale ma anche verticale) ha messo in difficoltà la difesa di coach Pinotti mentre in attacco non si è dimostrata una specialista del pick and roll e/o del post basso.

Poi magari, ed è quello che spera coach Restivo, l’annata scorsa è nata storta e così è finita e la vera Diallo la vedremo da adesso in avanti.

Va da sè che secondo noi le sorti della stagione Dinamo siano legate a doppio filo a Diallo e Begic, anche considerando un ulteriore step in avanti di Sara Toffolo che sarà la terza lunga (la quarta non c’è e considerando doppio impegno e l’inclinazione ai problemi fisici delle lunghe non c’è da star tranquilli) con tanti minuti a disposizione.

Gli obiettivi per quest’annata sono raggiungere i playoff e fare meglio dello scorso anno in Europa. Non sarà facile, ma comunque sono target possibili. 

#9 – O.ME.P.S. GIVOVA BATTIPAGLIA

Dopo la faticosissima salvezza dello scorso anno ai danni del Sanga Milano, la società del presidente Rossini ha cercato di costruire una squadra che possa fare meglio fin da subito ingaggiando (e confermando) giocatrici di esperienza.

In regia è arrivata Rosa Cupido reduce da un annata positiva alla Oxygen che avrà il timone della squadra e metterà al suo servizio la sua grande esperienza. A fianco, nella posizione di guardia troverà Unique Drake, rookie uscita da St. John’s University dalle buone doti realizzative ma che ovviamente sarà da testare in Serie A.

In ala piccola si alterneranno le confermate Seka e Smorto, con la possibilità per entrambe di scalare in guardia e di giocare assieme. 

La panchina nel settore esterne annovera ad oggi la capitana Potolicchio, importante il suo contributo nei playout, e il talento classe 2008 Francesca Baldassarre che dopo la discreta stagione a La Spezia e dei Mondiali Under 17 non proprio scintillanti ha deciso di fare il salto e di misurarsi nel massimo campionato.

Considerando che tutte le free agent italiane ad oggi sono o playmaker o guardie direi scelta sensata da parte della società: si parte così e vediamo come va, per sistemare il reparto c’è comunque tempo più avanti

Il reparto lunghe invece è tutto nuovo, o quasi: Marie Benson è il fiore all’occhiello, lunga che ha girato il mondo ed ha sempre fatto il suo, cioè segnare con regolarità oltre 15 punti a partita nei vari campionati (portoricano, messicano ma soprattutto russo e turco) nei quali ha giocato.

Di fianco a lei un gradito ritorno, quello di Ana Vojtulek, già protagonista al PalaZauli nel finale della stagione 21/22. Questa coppia di lunghe promette di essere una delle migliori del torneo e il motore della squadra di coach Serventi.

Ecco, il coach: dopo gli anni a San Martino e lo scorso sabbatico ha accettato con entusiasmo il progetto Battipaglia, che prevede anche la partecipazione all’Eurocup dove nel preliminare incontrerà il Baxi Ferrol.

Certamente riteniamo la presenza di Lollo Serventi in panchina un plus per la squadra campana, poiché a mio parere è uno dei migliori coach in circolazione. 

Tornando al roster, come cambio delle lunghe è arrivata anche Josipa Pavic, reduce da un buon campionato in Ungheria (quasi 9 punti di media), pivot di 190 cm che si alternerà con le altre lunghe.

L’obiettivo della società è chiaramente la salvezza in Italia e quantomeno passare il preliminare di Eurocup dove parte alla pari con il Baxi Ferrol.

Certo dovesse qualificarsi il patron potrebbe anche decidere di allungare le rotazioni: servirebbe a mio parere una quarta lunga, ma il mercato è poverissimo di proposte e quindi la società potrebbe virare su una delle italiane free agent di lusso ( Gorini, Landi, Madonna o il cavallo di ritorno Crudo).

#10 – ALPO BASKET

Decimo e penultimo seed per la neopromossa veronese che dopo i festeggiamenti dovuti per una promozione storica e cercata da tempo (ed ottenuta sul campo) si è subito messa al lavoro per programmare la stagione d’esordio nella massima serie.

Lo zoccolo duro della squadra è stato confermato ( Parmesani, Moriconi, Frustaci e Soglia e la capitana Rosignoli) ma all’appello mancano Nori e Turel.

La prima ha ceduto alle avances economicamente importanti presentate da Franz Pinotti e dal suo ambizioso Sanga rimanendo in A2 mentre Turel andrà nella principale contendente nella lotta salvezza di Alpo, e cioè a Faenza alla corte di Paolo Seletti

Sono arrivate a Verona invece delle scommesse come Martina Spinelli, Carlotta Rainis e Marta Ostojic.

La prima ha fatto il percorso inverso di Turel provenendo dalla E-Work e da un annata non facile, quella del ritorno in campo dopo i due gravi infortuni e le stagioni perse.

Sarà il cambio delle lunghe insieme a Serena Soglia ma Martina è ancora giovane essendo una classe 2002 e tutti in casa Alpo sperano di vederla tornare ai livelli pre infortuni. Dovesse riuscirci per la squadra di coach Soave sarebbe una grande notizia, ed anche per la Nazionale.

Carlotta Rainis invece arriva da Bolzano dove ha giocato la seconda parte di stagione in A2 dopo che nella prima praticamente non ha toccato il campo per incomprensioni con la sua squadra dell’epoca, Brixia Basket. 

Si dividerà lo spot di playmaker con Ilaria Moriconi e per lei sarà un bel banco di prova. Last but not least, Marta Ostojic guardia ala del 2003 reduce da una buona stagione a Trieste in A2.

Pur di giocare con Alpo in Serie A nel 2024-25 ha rifiutato tutte le offerte che le sono pervenute anche quelle economicamente più vantaggiose per quella che tecnicamente dovrebbe essere la sostituta di Turel.

Vedremo il suo impatto con la nuova realtà e con la SerieA, di certo è fisicamente molto diversa dal suo predecessore, molto pià alta anche se forse meno potente

Chiuso il capitolo scommesse apriamo quello certezze: le altre straniere oltre ad Ostojic a roster saranno Tulonen e Mathias entrambe già esperte delle cose italiche.

La finlandese è rimasta invischiata nella stagione sfortunata di Sanga, lei spesso è stata la miglior realizzatrice ma non è quello il suo ruolo in serie A, lei deve fare la role player, sfruttando il suo talento realizzativo sia da fuori che da sotto e le occasioni che si creano per mettere punti a referto. 

Erin Mathias invece sarà il punto di riferimento sotto le plance. Nella stagione 19/20 ad Empoli aveva collezionato 12 punti e 9 rimbalzi di media, cifre che può eguagliare ed anche superare in questa stagione data la maggior esperienza acquisita in questo lasso di tempo.

Coach Soave ha deciso di partire così, con 3 straniere ed una sola extracomunitaria tenendosi il jolly per eventuali innesti più avanti se sarà necessario. Una politica (che condividiamo) volta a contenere i costi certamente ma anche a permettere alle italiane protagoniste della promozione di misurarsi e di competere con la nuova categoria

#11 – FAENZA BASKET PROJECT

All’ultimo posto di questo Power Ranking troviamo la E-Work Faenza di coach Seletti che rispetto all’anno scorso ha dato una sforbiciata importante al budget (che già era l’ultimo) e si presenta a questo campionato con una squadra giovanissima e piena di scommesse

Fondamentalmente Faenza andrà lontano tanto quanto la porteranno le 4 straniere. Fondren è un play ormai esperto (31enne), piccolo e ruspante, lo scorso anno ha fatto abbastanza bene in Francia.

Roumy invece è una guardia del 2003 che l’anno scorso ha fatto bene in Eurocup segnando 13 punti a partita con il Rutronik Stars Keltern. La sua caratteristica principale è il tiro da 3 e potrà sfruttare gli scarichi delle compagne per colpire da dietro l’arco

Nella posizione di ala forte evoluirà Marie Reichert, ala tedesca appena uscita dalla NCAA fresca anche di partecipazione nel 3×3 alle Olimpiadi parigine, mentre sotto canestro il totem sarà Angel Jackson che avrà l’arduo compito di non far rimpiangere Dixon.

Classe 2001, esce da Richmond University ed è stata scelta con la 36 (4 posizioni più giù di Matilde Villa) dalle Aces nella Wnba. Ovviamente dovrà prendere le misure del nostro campionato ma telaio e talento sembrano esserci.

Poi c’è il gruppo italiano che sarà anch’esso importantissimo nella stagione faentina: Turel e Franceschelli (e Porcu, tornata in campo dopo un anno da dirigente) ormai sono giocatrici esperte e dovranno far da chioccia al nugolo di giovanissime che comporrà il resto della panchina.

Jakpa e Fantini, esordienti in A e con poca esperienza anche di A2, sotto canestro dovranno crescere in fretta e dare un contributo fattivo, così come Brzonova e Cappellotto sulle esterne.

Parliamoci chiaro, una eventuale salvezza faentina sarebbe un miracolo o giù di lì, ed un plauso preventivo va fatto a Paolo Seletti che anche quest’anno sarà al timone della barca romagnola dopo averla attraccata in banchina, non senza qualche difficoltà, in quello scorso

 

CRISTIANO GARBIN

Youtube: @cgarbo75

Instagram: garbin_cristiano

X : @garbo75

 

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