Marco Bortolotti non parteciperà agli US Open. Il motivo è tragicomico per il tennista italiano giunto all’onore delle cronache per essere stato protagonista di un caso-doping praticamente identico a quello di Jannik Sinner. Marco vede così sfumare il sogno di partecipare allo Slam americano, a cui avrebbe partecipato nel torneo di doppio. Una doccia fredda per il tennista di Guastalla che per via di un intoppo burocratico si ritrova con le mani legate.
L’autorizzazione ESTA è stata negata dato che Bortolotti ha giocato in Iran nel 2015, andando così in conflitto con i requisiti. Nemmeno con il visto B1 Marco è riuscito a strappare il pass: secondo il console non era corretto dunque si è trovato obbligato a negare il suo spostamento. Inoltre, tutte le altre richieste non sono state accolte del consolato USA, come spiega con un post su Instagram l’azzurro.
“Ringrazio tutte le persone che hanno cercato invano di aiutarmi in questa vicenda surreale – conclude Bortolotti -. Manderò giù il boccone e ripartirò, come sempre”. Tra i commenti si può notare quello di Andrea Vavassori: “Surreale davvero, non ti meritavi assolutamente un epilogo del genere. Road to Melbourne 2025, forza Borto!”
