È stato ritrovato steso sull'uscio di casa, stroncato da un malore. Ha cercato probabilmente di uscire dall'appartamento per chiamare aiuto, ma l'arresto cardiaco non gli ha lasciato scampo. È deceduto così ieri nella sua abitazione di via Garibaldi, pieno centro, Pietro De Pellegrin, 64 anni.
Un volto noto a Conegliano. Una persona cordiale, colta ed espansiva. Viveva da solo nell'alloggio, in condizioni precarie, tanto che non aveva l'energia elettrica e andava alla vicina mensa dei frati. Sono stati eseguiti accertamenti da parte dei carabinieri di Conegliano per escludere una morte violenta o il coinvolgimento di terze persone.
Secondo quanto ricostruito ieri, alcuni vicini di casa durante la nottata tra mercoledì e giovedì hanno avvertito un tonfo.
Il 64enne è caduto in seguito a un malore, mentre stava cercando di uscire per allertare i soccorsi. Ma non ha fatto in tempo a chiamare aiuto, non aveva un telefono a disposizione.
Quando il personale medico è arrivato sul posto non ha potuto fare altro che constatare la morte. Pietro De Pellegrin era originario di una famiglia di gelatai.
La notizia della tragedia ha suscitato cordoglio in quanti l'avevano conosciuto. Non dovrebbero essere disposti ulteriori accertamenti da parte della Procura e oggi dovrebbe essere stabilita la data del funerale, che si celebrerà nella chiesa dei frati cappuccini.
A Conegliano si tratta del secondo dramma della solitudine in pochi giorni. Prima di Ferragosto era stato rinvenuto cadavere nella sua abitazione di via Tiepolo Eugenio Mirandola, 71 anni.
Il corpo era stato ritrovato una decina di giorni dopo la morte. Una messa in suffragio di Mirandola si svolgerà domani alle 15 nella chiesa della parrocchia di San Martino.
