Che fine ha fatto Giorgia Meloni? Non parla, va via di notte, non dà alcuna notizia. Si parla addirittura di “depistaggi”. Con questa imbarazzante sceneggiatura da spy story Repubblica irrompe nel caldo agostano con un dilemma amletico sul suo sito online: dov’è finita Giorgia Meloni? Dal 22 agosto, da quando ha lasciato la Puglia – si allarma il quotidiano- non dà più alcuna notizia: “Gli scenari possibili e una domanda: è una cosa normale?”. La risposta a questo bizzarro quesito è sì. E’ normalissimo che una premier se ne stia in santa pace, senza dover dare spiegazioni ad alcuno sui suoi spostamenti. Tutti sanno che, pur in vacanza, dopo avere lavorato fino all’ultimo, il presidente del Consiglio ha messo testa sui dossier spinosi che l’attendono a breve. Allora, perché questa ossessione improvvisa che sembra contagiare anche altri quotidiani? Pensate, sono solo 36 ore che la premier non parla e pure sono tutti lì a preoccuparsi: dov’è Giorgia Meloni? A lume di naso, non sembra che che gli italiani si stiano ponendo il problema.
Tutti sanno, infatti, che il 30 agosto ci sarà un vertice di maggioranza. Mancano pochi giorni. Allora, cos’è questa insana impazienza, questa “preoccupazione” di conoscere la destinazione di Meloni, se non l’ennesimo tentativo di creare una fake news fondata sul nulla? Toni da romanzo di Le Carrè per creare un alone di anomalia attorno alla premier. Ma guarda che strana questa Giorgia. Come se stesse scappando, come se volesse “seminare” qualcuno. Un’ossessione. Non vi sembra di esagerare? Soprattutto, siete sicuri che i lettori non dormano la notte per il fatto che la premier non abbia inviato le coordinate Gps ai giornali ? “Direzione della premier: ignota. L’indomani mattina, all’ora del caffè, l’Ansa batte la notizia: la presidente del Consiglio ha lasciato all’alba la Puglia. La presidente del Consiglio è partita. Ma per andare dove? Per 36 ore, nessuno sa o vuole dirlo. Meloni è scomparsa dai radar. Come volatilizzata…”. Un delirio. Dare la caccia al primo ministro diventa così il giochino estivo di queste ore.
Piuttosto, appare bizzarro che Repubblica e altri quotidiani non si interroghino sul vero “giallo” dell’estate: ad essere scomparsa dai radar è la segretaria del Pd Elly Schlein. Già, quella che non l’hanno vista arrivare, appunto. I primi a non sapere dove sia sono proprio i dem. Aveva annunciato in grande stile un’estate militante ma nessuno se ne è accorto. Non è partita né arrivata. Anche nel suo partito pochi sanno dove sia. Dov’è Elly?, dovrebbe essere la vera domanda. Per credere, chiedete agli esponenti dem liguri che ancora attendono lumi sulla candidatura di Orlando e stanno aspettando Godot, appunto. A sinistra sono ossessionati ad intermittenza. Inveve di mettersi sulle tracce di Elly visto lo sfarinamento di un campo largo in cerca d’autore, inducono a far credere che a sparire sia Giorgia Meloni. Ma che buontemponi. Ci manca solo che si citi un “gomblotto”.
Addirittura Repubblica formula quattri ipotesi. O Meloni ha aggiunto la sorella in Sardegna; o si troverebbe all’Argentario, in Toscana; forse in costiera amalfitana, “come promesso a dirigenti locali di FdI”; nell’ultimo e quarto scenario si sarebbe imbarcata per l’Albania o la Grecia. Chiamate Poirot. Oppure la neurodeliri. Qui non si tratta più di politica, non ci si interroga sull’agenda del premier, ma si imbastisce una trama sulla ricostruzione “fisica” delle sue mosse. Una polemica strumentale e la cosa ridicola è che qualcuno abbocca. Delirante appare infatti la nota del presidente del partito renziano al Senato Enrico Borghi. Prende sul serio una non notizia: “Leggiamo sui siti dei più importanti quotidiani nazionali che la presidente del Consiglio dei Ministri è irreperibile da 36 ore. Ci sembra impossibile che ciò corrisponda al vero. Chiediamo al governo di confermare o smentire. E chiediamo di sapere se la presidente del Consiglio è in territorio italiano o no e nel caso se abbia affidato ad altro ministro le sue deleghe”. Ma sul serio? Siamo alla follia.
L'articolo Dov’è finita Giorgia Meloni? L’ossessione senza limiti di “Repubblica”: inventa un giallo sul nulla sembra essere il primo su Secolo d'Italia.