Caluso
Nevedarance è la rinomata gelateria che si trova nel centro di Caluso ed è guidata da due donne: la titolare Vera Castrovilli, 64 anni, originaria di Bari, e la socia Alessia Torselli, 47 anni, di origine piacentina e residente a Settimo Torinese.
Quando ha deciso di aprire Nevedarance e perché?
«Sia io che la mia socia facevamo un altro lavoro prima di aprire questa attività - racconta Castrovilli -. Eravamo nel settore dell’arredamento per cinema e televisione, ma quel ciclo di vita lavorativa, intorno al 2013, è arrivato al termine. Reinventarci dopo tanti anni non è stato facile, ma lo volevamo con determinazione. Avevamo molte idee, come gestire un ristorante particolare, ma alla fine abbiamo scelto di aprire una gelateria. Io abitavo a Torino e nel 2010 mi ero trasferita a Torre Canavese, mentre Alessia abita tuttora a Settimo Torinese. È stato l’aspetto logistico a farci scegliere Caluso come luogo dove aprire Nevedarance, perché è equidistante dalle nostre residenze e perché a Caluso c’erano attività che vendevano gelati, ma una gelateria vera e propria mancava. Sul fatto di aprire una gelateria, invece, ha pesato la scelta di fare un lavoro creativo, partire da zero e avere una cosa che fosse tutta nostra. Così nell’aprile del 2013 abbiamo aperto il locale. Il nome Nevedarance si richiama all’antica origine del gelato, che sembra fosse conosciuto da tempi biblici e ancora prima, nell’Antico Egitto. Un prodotto ottenuto con la neve, il latte e i succhi della frutta».
Qual è stata la preparazione per poter aprire e gestire una gelateria?
«Avevamo bisogno di una preparazione di base per conoscere le tecniche per fare il gelato come avevamo in mente di farlo, così abbiamo frequentato la Carpigiani Gelato University di Anzola dell’Emilia, in provincia di Bologna, nel 2012, e qui abbiamo appreso un’infarinatura del mestiere. Il nostro è un lavoro fisico e faticoso, con un aspetto comunque molto creativo. A quel punto eravamo pronte per fare prodotti di alta qualità, perché noi crediamo fortemente che per fare la differenza bisogna farsi ricordare. Il gelato si può fare in molti modi, ma un artigiano, per potersi differenziare dall’industria, deve percorrere la strada della qualità e dell’eccellenza».
Come perseguite questa strada?
«Usiamo materie prime di qualità e questo anche a discapito del margine di guadagno, perché l’eccellenza si paga. Nel tempo la scelta che abbiamo fatto allora ci ha dato ragione, e tutt’ora siamo convinte di aver visto giusto».
E la qualità non è passata inosservata visti i tanti riconoscimenti ricevuti: quali sono?
«Siamo entrati nel 2015 nei Maestri del gusto e il prossimo anno celebreremo i dieci anni. Quest’anno ci è stato conferito il cono del Gambero rosso, ma ciò che ci gratifica di più è il riconoscimento che arriva dalla clientela, ci fa sempre molto piacere che ci sia chi apprezza il lavoro che c’è dietro la qualità del prodotto acquistato. Questo è uno degli aspetti che più amo del mio lavoro, ma non è affatto scontato. Anzi. La gente dovrebbe abituarsi ad informarsi di più su cosa c’è dietro un prodotto, soprattutto nel settore alimentare. Essere più informati serve ad apprezzare la qualità di un prodotto e a pretendere anche che ci sia un determinato livello».
C’è un prodotto che potete definire particolare tra quelli che preparate?
«Nello specifico non c’è, ma cerchiamo di utilizzare prodotti del territorio, stagionali e a km zero, ma anche ingredienti di qualità provenienti dall’Italia. All’inizio andava molto la nocciola, ora il pistacchio. Tra le creme abbiamo quella al Passito di Caluso, realizzata in collaborazione con un’azienda vitivinicola locale. È molto apprezzata sia da chi vive qui sia da chi a Caluso viene in visita e vuole assaggiare qualcosa di tipico della zona».
In che modo vi aggiornate sul mercato e quali servizi offrite ai vostri clienti?
«Siamo solitamente aperte dal 1° marzo al 31 dicembre, con prodotti che si adeguano agli ingredienti di stagione. Tra i servizi che offriamo, oltre alla possibilità di consumare sul posto, ci sono anche il catering per eventi e matrimoni e l’asporto di coolbox di gelato. Inoltre, prestiamo grande attenzione a coloro che soffrono di intolleranze alimentari e produciamo gusti di gelato a loro dedicati e totalmente sicuri». —
Valerio Grosso
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