(by Luigi Lain)
Posso esordire con un messaggio di Jacopo:
"Comunque questo torneo conferma quello che ho sempre detto
Cioè che se tu ti impegnassi diventeresti almeno IM. Ma almeno, al ribasso.
ma sei un cazzone pigro e ti accontenti"
"io ho sempre detto diversamente: potrei diventare MI se giocassi sempre bene, il problema è che non gioco sempre bene. e anche adesso che starei teoricamente giocando bene, ho cappellato e buttato via un punto e mezzo"
"Tu hai un talento travolgente. Se ti impegnassi, potresti puntare a vette molto più alte.
Ma non ti impegni
Perché vedere che puoi far ste cose mi fa incazzare
Perché palesemente non esprimi il tuo potenziale al massimo"
Grosso overstatement che non mi impegni. Gioco tutti i giorni, faccio tornei quando posso, analizzo bene le mie partite, anche le lampo. L'unica cosa che non faccio è studiare seriamente le aperture. Qui mi ha avvantaggiato il fatto che molti avversari hanno giocato linee minori per uscire dalla preparazione, immaginando che il giocatore più debole abbia studiato aperture per tre ore la sera prima cercando linee di patta, come ormai è prassi consolidata per molti. Buttandosi nella mischia hanno fatto il mio gioco.
Ma anche così, restano i miei talloni d'achille. In primis le cappelle. Facendo il conto sugli ultimi tornei, circa una partita su 4 perdo materiale per combinazioni brevi, due-tre mosse. È una enormità. E mi fa perdere una montagna di elo, soprattutto quando gioco con avversari più deboli. Il secondo, la discontinuità. Ho giornate in cui non capisco niente, in cui ogni mossa che fa l'avversario mi sorprende e passo ore a calcolare varianti fantasmagoriche senza vederne altre migliori. E finchè gioco tornei a elo basso, le partite che perdo giocando male impattano più di quelle che vinco giocando bene. Se faccio un torneo pieno di 2400, e riesco a vincere le prime e scontrarmi con una sfilza di MI, il rapporto si inverte.
Ma che potrei fare, mollare il lavoro per inseguire tutti i tornei prestigiosi?
Ringrazio Bruno per l'ospitalità; non sarei mai andato fino a Dortmund a giocare se non avessi avuto un amico a ospitarmi. Poi fare un torneo da solo sarebbe noioso. Bruno ha chiuso a 3 e mezzo, un risultato dignitosissimo ottenuto contro avversari più quotati.
