Colpisce soprattutto sulla sanità. A colpi di tabelle, comunicati stampa, interrogazioni. Nicola Conficoni, consigliere del Pd alla seconda legislatura, è in testa alla classifica della produttività in Consiglio regionale.
Dall’insediamento, primavera 2023, alla pausa di Ferragosto 2024, ha messo insieme 188 atti, tre in più di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), che insegue a 185. Sul podio c’è anche Diego Moretti, il capogruppo dem.
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Tutto dettagliato nel portale del Consiglio. Un monitoraggio costante del lavoro in aula, con numeri più alti per le minoranze, nessuna sorpresa. A fotografare l’impegno dei 49 inquilini di piazza Oberdan, si contano 3.377 iniziative – più o meno incisive, più o meno concrete –, di cui 2.518 (tre su quattro) sono firmate dai gruppi di minoranza: Pd, Patto-Civica Fvg, gruppo Misto.
Il risultato di Conficoni è la somma di 93 interrogazioni (la metà del lavoro), 51 ordini del giorno, 38 mozioni, 4 petizioni e due proposte di legge. Il consigliere pordenonese classe 1972 ha interrogato ripetutamente, oltre che su questioni del territorio di competenza, su temi sanitari: dalla “fuga” dal servizio pubblico al superamento dei gettonisti, dal concorso flop per infermieri all’appalto al privato dei prelievi.
«Mi sono concentrato sui problemi che i cittadini mi hanno posto con maggiore frequenza, a partire dalla carenza dei medici di famiglia e dalle liste d’attesa. Particolare attenzione abbiamo posto anche alla sicurezza sul lavoro, senza dimenticare la vertenza Electrolux e la necessità di superare i ritardi nella modernizzazione delle infrastrutture per aumentare la competitività delle imprese: il Friuli Occidentale da anni aspetta il nuovo ponte sul fiume Meduna».
Ma quanto si riesce a incidere? «Le nostre proposte, anche quelle di buon senso come recuperare gli alloggi militari abbandonati per affrontare l’emergenza abitativa, vengono sistematicamente bocciate per non darci soddisfazione, salvo poi in alcuni casi essere successivamente fatte proprie dalla giunta. Penso ai maggiori fondi per l’abbattimento rette delle case di riposo».
Di atti, invece, Honsell ne ha costruiti 185. Anche in questo caso comandano le interrogazioni (70), mentre gli odg in fila sono 60. L’ex sindaco di Udine ha incalzato, tra l’altro, sulla campagna di screening dell’epatite C e sulla gestione dei kit in scadenza, sulla verifica delle operazioni nel ripristino del tram di Trieste, sugli interventi di prevenzione e sensibilizzazione sui morsi di zecca, sulla sospensione dei lavori nel cantiere dell’Ex Fiera di Pordenone.
Per Moretti (162 atti), ecco invece le interrogazioni sul servizio marittimo regionale, sui corsi di preparazione al parto nell’Isontino, sulle colonnine Sos guaste in autostrada. Non mancano due proposte di legge: Norme relative al regime dell’incompatibilità dei componenti della giunta regionale; Modifica all’articolo 6 del Dl 286/1998 in materia di obbligo di esibizione dei documenti di soggiorno.
Tornando alla classifica, a completare la top ten sono la grillina Giulia Massolino del Patto-Civica Fvg (154), la grillina Rosaria Capozzi (146), il candidato presidente Massimo Moretuzzo (Patto-Civica Fvg, 145), le dem Manuela Celotti (144) e Laura Fasiolo (143), un altro autonomista, Marco Putto (138), e Serena Pellegrino di Avs (125).
Nell’attesa di capire se tra questi emergeranno consiglieri da record come lo sono stati in passato Rodolfo Ziberna e Adriano Ritossa, il “mastino” dell’era Illy (804 atti, di cui 572 interrogazioni, tra il 2003 e il 2008), il primo eletto della maggioranza si trova al ventesimo posto.
È il capogruppo della lista Fedriga presidente Mauro Di Bert, che ha firmato al momento 55 ordini del giorno, 16 mozioni e un’interrogazione sui tempi di avvio della realizzazione del canale di scarico delle acque provenienti dalla zona industriale udinese Cosef tra Pavia di Udine e Santa Maria la Longa.
Senza alcun atto, per evidenti questioni di opportunità, i presidenti della giunta Massimiliano Fedriga e del Consiglio Mauro Bordin e gli assessori alle Infrastrutture Cristina Amirante, a Cultura e Sport Mario Anzil, all’Ambiente Fabio Scoccimarro e alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier.