TRIESTE Dopo una vita spesa nella ristorazione, con passione ed entusiasmo, si è spento nei giorni scorsi Enes Tabakovic, ex titolare della Trattoria Al Pescatore di Barcola, che da qualche anno aveva ceduto il timone al figlio Emil, tornando comunque spesso nel locale, anche per incontrare i clienti più affezionati, fino all’ultimo giorno.
Nato a Pola 66 anni fa, aveva iniziato a lavorare da giovanissimo, a 14 anni, in Germania, per poter dare una mano alla famiglia, «mandando i soldi a casa e facendo le prime esperienze, – ricorda Emil – poi alla fine degli anni Ottanta ha conosciuto mia mamma e poco dopo si sono trasferiti a Trieste. Ha lavorato in diversi locali, all’Eden di Sistiana ad esempio e per dieci anni alla Marinella. Poi tra il 1989 e il 1990 è arrivato Al Pescatore, che ha portato avanti sempre, anche se a un certo punto è diventato un po’ insofferente nei confronti della burocrazia e della tecnologia, che non amava molto».
Nel 2018 ha ceduto tutto al figlio, pur continuando a essere presente, magari quando i clienti storici lo chiamavano, per un saluto o perché a molti faceva piacere rivederlo e chiacchierare. Tanti lo ricordano sempre di buonumore, in sala, in passato con il cameriere Gianni, ad accogliere tutti con gentilezza e solarità.
«La gente apprezzava tanto il suo modo di fare – dice Emil – era una bella persona. Anche se capitava qualche ostacolo o imprevisto, sapeva sempre rialzarsi e superare ogni cosa con il sorriso. Era gentile, cordiale, sapeva parlare quattro lingue e si lanciava senza difficoltà nei discorsi anche con clienti stranieri. Parlava con tutti, di tutto».
Anche fuori dal locale Tabakovic era molto amato, «è stato una persona altruista, generosa – sottolinea il figlio – che ha messo sempre la famiglia prima di lui e si è sempre sacrificato per i suoi affetti».
Federica Suban, presidente della Fipe di Trieste, parla di «un grande professionista, che ricordo con affetto, da lui ho sempre respirato un senso di famiglia. Ricordava anche il nostro percorso, un padre che trasmette la passione e il lavoro ai figli. Ricordo poi il sorriso, che lo contraddistingueva sempre nell’accogliere i clienti e quel modo di far conoscere la nostra cucina e le nostre tradizioni anche nei momenti più complicati, quando non stava bene. Il sorriso – ribadisce – era un suo simbolo speciale. Lo abbiamo nel cuore tutti noi in famiglia».
Una messa in ricordo di Tabakovic si terrà mercoledì 28 agosto alle 14 alla chiesa di Barcola.