Sea Watch polemizza con un post vergognoso sul naufragio dello yacht di Palermo che ha registrato un bilancio di 6 dispersi e di un morto. Mentre i sommozzatori cercano disperatamente i corpi nelle acque siciliane, i social media manager della Ong tedesca hanno pubblicato un post vergognoso. “Speriamo che le 15 persone soccorse stiano bene e che non debbano essere portate a Ravenna, a Trieste o a La Spezia, a centinaia di miglia e a giorni di navigazione di distanza dal luogo del naufragio“, hanno scritto dall’organizzazione nel loro profilo ufficiale.
Un post polemico, che mette sullo stesso piano i taxi del mare, come è emerso da numerose inchieste e un naufragio. I naufraghi in questione avevano la colpa, evidentemente, di essere su una nave esclusiva e di essere troppo ricchi, quindi meritevoli di una indegna ironia.
Ironia che non ha alcun senso in un momento così drammatico e in un contesto del genere. Inevitabilmente, sui social, in particolare su X, le risposte non si sono fatte attendere. “Vergognatevi”, “Imbarazzante”, “Fate schifo”, sono alcuni dei commenti più ricorrenti. “Pessimo post veramente. Ci sono morti e dispersi ed erano dipendenti in un viaggio premio. Che delusione”, scrive Micaela. “Con questo post dimostrate la vostra cinica ignoranza”, commenta un altro utento. Alberto dedica invece tre parole eloquenti: “Post davvero vomitevole”. E ancora: “Questa è squallida, veramente squallida. Così scoprite le carte…” “Questo è un naufragio vero, squallidoni. Non una simulazione a scopo di truffa”. “E c’è anche gente che ha messo like”.
Inutile dire che ogni riferimento tra i migranti soccorsi dalla Sea Watch e il naufragio di Palermo non ha paragoni. Tanto per cominciare il veliero è affondato a poche centinaia di metri da un porto, in acque territoriali italiane. In questi casi il salvataggio va effettuato per tutti allo stesso modo. Anche nel caso in cui vengono coinvolti migranti. Episodi del genere sono già accaduti e nessuno si è sognato di portarli a centinaia di miglia dal porto. Altro dato, non da poco, a bordo dello yacht c’erano persone con documenti e facilmente identificabili. Cosa che non accade coi migranti soccorsi da Sea Watch. Insomma, per dirlo con il commento di Milena P.: “Con questo post abbiamo proprio capito chi siete davvero”.
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