Sfumature di rosso continuano a dominare le passerelle, tingendo l’Autunno cremisi. Con un aumento delle ricerche del +55 per cento, è il sito di previsioni e tendenze TagWalk a sancire ancora una volta la popolarità del pantone. Rosso ciliegia, rosso pomodoro, rosso Ferrari o rosso «ancora». Le declinazioni appaiono infinite, finendo col tingere accessori, giacche e cappotti, fino a creare total look brillanti e stampe astratte.
Simbolo di libertà, energia e potere, il colore rosso ha avuto un impatto significativo nella storia della moda. Scelto dai faraoni come simbolo di divina autorità e utilizzato nell’antica Roma da imperatori e generali vittoriosi, in passato l’uso del colore rosso nei tessuti era spesso riservato alle classi nobili a causa del costo elevato dei coloranti naturali, come la porpora di Tiro o la cocciniglia, che venivano utilizzati per ottenere sfumature intense. Utilizzato poi nel Medioevo per paramenti ecclesiastici, nel Rinascimento 'uso del rosso nella moda si ampliò ulteriormente. La scoperta di nuovi coloranti, come il rosso carminio ottenuto dalla cocciniglia americana, portò infatti a una rinascita del rosso nei tessuti, rafforzando ancora una volta il suo legame con gli ideali di lusso e ricchezza. Non è un caso se i ritratti rinascimentali spesso raffigurano nobili e reali in abiti rossi, a simboleggiare il loro status elevato.
Nel XVII e XVIII secolo, il rosso divenne più accessibile e venne adottato anche dalla borghesia emergente acquisendo, durante la Rivoluzione francese, un nuovo significato politico come simbolo di rivoluzione e libertà, incarnato nella bandiera rossa e nei berretti frigi dei rivoluzionari (gli stessi che hanno ispirato la mascotte delle ultime Olimpiadi). Nel XX secolo, il rosso divenne poi sinonimo di glamour e seduzione. Le labbra rosse, popolarizzate dalle dive di Hollywood negli anni Venti e Trenta divennero simbolo di sensualità e potere, e nella moda, stilisti come Coco Chanel e Christian Dior iniziarono a servirsi del color porpora per creare abiti audaci che sfidassero le convenzioni sociali.
Iconico fu poi l’abito rosso indossato da Julia Roberts in Pretty Woman (1990), simbolo della trasformazione della protagonista. Ancora oggi, il colore rosso continua a essere strumento per veicolare emozioni diverse. Case di moda come Valentino prima e Gucci poi hanno trovato tra le sfumature cremisi una firma distintiva, infondendogli ancora più potere e significato.