Il signore di Spagna colpisce ancora. Primoz Roglic non sbaglia mai su questo tipo di arrivi e si prende tutto nella quarta tappa della Vuelta a España 2024. Lo sloveno vince a Pico Villuercas diventando anche la nuova Maglia Roja, completando alla perfezione il lavoro di una Red Bull – BORA – hansgrohe che ha controllato la corsa dal primo metro. Il classe 1989 batte con il colpo di reni un favoloso Lennert Van Eetvelt dopo una gestione semplicemente perfetta della salita finale.
Come da facile previsione i fuochi d’artificio sono partiti a cinque chilometri dal traguardo, quando una svolta a sinistra immetteva su un’autentica rampa di tre chilometri. Il primo a provarci è stato Pavel Sivakov, poi è stato il turno di Felix Gall. Roglic però non si è fatto distrarre, è andato via del suo passo ricucendo sempre su tutti gli attacchi. Lo sloveno poi ha controllato a piacimento gli ultimi duemila metri, preso la ruota del giovanissimo belga e lo ha bruciato per centimetri in volata. L’alfiere della Red Bull – BORA – hansgrohe è ormai un autentico specialista di questi arrivi: per lui è la vittoria n.85 in carriera, la 12 nella corsa a tappe iberica.
“La squadra oggi è stata quasi meglio di me. – esordisce lo sloveno ai microfoni nel post tappa – La vittoria non era il primo obiettivo di oggi, ma quando ho visto i ragazzi correre così con questo caldo è stato bello ripagarli in questa maniera“. Roglic poi fa il punto sulla sua condizione fisica: “Non ero sicuro che la mia schiena reggesse così bene, che mi permettesse di andare così forte e vincere. L’ultima parte della salita è stata molto dura“.
“Dopo diverse ore in bici ho sentito anche la mia schiena, ma fortunatamente ha risposto bene. Ora continuo giorno per giorno“. Lo sloveno chiude con un pensiero generale sulla sensazione di essere tornato al successo: “Io mi voglio solo divertire, non so se questa sarà la mia ultima vittoria. Io mi voglio solo divertire, poi la vita a volte ti costringe a rinunciare a grossi obiettivi. Però devi rimetterti in sella, ricominciare perché ci sono tante vite. Oggi è stato speciale il lavoro della squadra, e sono felice di averli ricompensati“.