Un periodo difficile. Così l’ha definito Jannik Sinner nel corso della conferenza stampa posteriore alla vittoria del Masters1000 di Cincinnati. Il riferimento è alla rinuncia alle Olimpiadi di Parigi per la tanto chiacchierata tonsillite e alle problematiche fisiche di vario genere che hanno richiesto molto soprattutto dal punto di vista mentale al n.1 del mondo.
Jannik è riuscito ad andare oltre e a esprimere il meglio che il “pacchetto a propria disposizione” poteva concedergli. In questo modo vanno lette le vittorie di questa settimana in Ohio. Certo, il successo in Finale contro Frances Tiafoe gli ha regalato l’ambito torneo, ma si può affermare chiaramente quanto la semifinale contro Alexander Zverev sia stata la partita dell’intero evento per l’azzurro.
Aver interrotto la serie negativa contro il teutonico, su un campo che per condizioni di gioco si adattava molto bene alle caratteristiche di Sascha, è stato significativo. Una risposta in campo alle tante critiche dell’ultimo periodo: dalla mancata presenza ai Giochi al fatto di non essere un numero uno degno di questo nome.
A questo tema si lega il post su X di Paolo Bertolucci, che con poche parole si è voluto rivolgere ai detrattori del 23enne pusterese: “Si risponde sempre e solo sul campo con l’impegno, il cuore, la testa, il talento e la classe. Vero Jannik Sinner?“. Un messaggio chiaro e recapitato a chi ha un po’ esagerato…