L’imprenditore britannico disperso nel naufragio in Sicilia era nella lista dei miliardari del 2014 e del 2015. Le sue fortune legate alla controversa vendita di Autonomy al colosso tech americano, che poi l’ha svalutata. Avviando un contenzioso che si era risolto solo a giugno con l’assoluzione di Lynch “perché sono ricco”