Anche quest’anno tutti gli studenti della provincia, indipendentemente da dove vivono, pagheranno la stessa cifra per andare a scuola.
Investi scuola, l’abbonamento ai mezzi pubblici a prezzo calmierato, è stato confermato grazie all’impegno di Provincia e Consorzio Bim e al contributo di Dolomiti bus.
E sarà potenziato: aggiungendo 51 euro, ai 349 richiesti per l’abbonamento dieci mesi, sarà possibile per gli studenti delle scuole superiori usare autobus e corriere anche nel pomeriggio, per andare a fare sport per esempio.
Si chiama “intera rete”, e il servizio c’era anche lo scorso anno, ma costava 180 euro per dieci mesi. Quest’anno il 70% del costo viene sostenuto dal Consorzio Bim.
«Investi scuola è un progetto fondamentale per combattere lo spopolamento», ricorda il presidente della Provincia Roberto Padrin. «Quest’anno con un ulteriore investimento lo abbiamo allargato per agevolare i ragazzi nelle attività pomeridiane».
La richiesta era arrivata direttamente dal mondo dello sport, dal Coni e dalla Figc. «Ci siamo accorti che con il nostro pulmino spesso giravamo dietro ai mezzi del servizio pubblico», spiega infatti Enrico Collarin, presidente del calcio Ponte nelle Alpi e delegato Figc. «Per le società sportive il costo del trasporto incide anche per cinquemila euro all’anno, possiamo adattare gli allenamenti in base agli orari del trasporto pubblico».
Investi scuola costa complessivamente 1.040.000 euro. La Provincia mette 539 mila euro, il Consorzio Bim 435 mila, Dolomitibus circa 100 mila euro (più 40 mila euro di management, cifra a consuntivo).
L’abbonamento per gli studenti, delle sole scuole superiori (Investi scuola è dedicato a loro, una platea di circa 4 mila utenti) costerà 42,60 euro al mese, 349 euro per dieci mesi, 391 euro per dodici mesi.
Il servizio “intera tratta”, ovvero l’utilizzo dei mezzi pubblici extra tragitti casa-scuola e viceversa, sarà valido nel servizio urbano ed extraurbano (tranne a Cortina). Costerà 7,40 euro al mese, 51 euro per dieci mesi, 59 euro per dodici mesi.
C’è poi il servizio “integrato”, «gratuito per gli studenti che hanno Investi scuola», spiega il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi.
Sono le navette per Renier e Calvi e i mezzi che portano alla scuola di Vellai e al Galilei. «Ma se si sceglie questo servizio, non si può avere “intera tratta”», precisa Bortoluzzi.
Gli abbonamenti potranno essere fatti a partire da giovedì negli uffici di Dolomiti bus e online.
Investi scuola, con prezzo unico per tutti gli studenti indipendentemente da dove vivono, agevola in maniera importante le periferie e le terre alte: per i ragazzi del Comelico, per esempio, senza Investi scuola l’abbonamento costerebbe quasi mille euro all’anno.
«E se ci sono studenti che utilizzano il treno, basta rivolgersi alla Provincia per ottenere il rimborso della cifra che eccede i 349 euro che paga chi fa Investi scuola», dice ancora Bortoluzzi.
Per i ragazzi (tutti, di qualsiasi età) che fanno attività sportiva, infine, sul servizio urbano ed extraurbano a partire dalle 13 è attivo l’abbonamento mensile “Sport bus”. Costa 24,90 euro al mese se lo studente non ha un altro abbonamento ai mezzi pubblici, altrimenti 7,70 euro.
«Il Consorzio Bim finanzia Investi scuola fin da quando i costi erano sostenuti dal Fondo Comuni di confine», ricorda il presidente Marco Staunovo Polacco.
«La mission del Consorzio è il riequilibrio socioeconomico dei territori in provincia di Belluno, e questo progetto - che continueremo ad appoggiare - va in questa direzione».
«Tutti i ragazzi devono avere le stesse opportunità di studio», le parole del presidente di Dolomitibus Andrea Biasiotto.