TRIESTE Un passaggio di consegne nel nome di Trieste, una scelta voluta per dare al basket di questa città un futuro importante e una dimensione di ampio respiro.
Paul Matiasic ha saputo combinare business e cuore in una operazione dal forte valore identitario. Riavvicinarsi alle proprie origini, ritrovare il forte legame con una terra che ha dato i natali alla sua famiglia, rappresenta un punto di partenza importante per spiegare la decisione del nuovo presidente della Pallacanestro Trieste. Che della squadra, della città e dei suoi tifosi, nel corso degli ultimi mesi, si è davvero innamorato. Un amore esploso durante i play-off che hanno sancito la promozione e il ritorno di Trieste nella massima serie.
L'entusiasmo della città e dei tifosi lo hanno rapito, da qui la scelta di acquisire l'intero pacchetto azionario del gruppo Cotogna diventando il proprietario unico di una società adesso completamente nelle sue mani.
E la presenza di Paul Matiasic si è fatta sentire, in maniera concreta, già nel corso di un'estate nella quale il nuovo presidente ha garantito in prima persona la copertura di tutto il mercato biancorosso. Presente a Las Vegas durante la Summer League, Matiasic è stato vicino al giemme Micheal Arcieri nel corso di tutte le operazioni concluse completando una squadra decisamente competitiva in vista della prossima serie A. I quasi due milioni di euro netti investiti rappresentano un biglietto da visita importante cosi come la scelta di passare da subito al 6+6 puntando sull'arrivo di Valentine già a inizio campionato.
Serviva un segnale per dare maggior concretezza e profondità al roster? Matiasic non ci ha pensato due volte confermando il grande interesse per la sua nuova creatura.
«Csg - ha spiegato Matiasic - era originariamente concepita per operare in un mercato sportivo più ampio, con l'obiettivo di creare valore in diversi contesti sportivi. Il mio focus oggi è esclusivamente focalizzato su Pallacanestro Trieste. Ho avuto diverse opportunità di acquisto della proprietà di squadre in Italia ma ho scelto Trieste per la vitalità economico e culturale di questa regione e per il legame con le mie radici e la storia della mia famiglia. Dall'inizio di questa avventura- ha concluso Matiasic- ho sentito un profondo legame con questa società e via via che il mio ruolo cresceva ed evolveva, cresceva anche il mio desiderio di supportare questa squadra per raggiungere nuovi traguardi».
Per valutare traguardi e obiettivi servirà tempo, oggi la certezza è la forte volontà di crescita garantita dalle parole del nuovo presidente e la continuità sportiva garantita dalla permanenza in biancorosso di Michael Arcieri che oltre a ricoprire il ruolo di general manager sarà uno dei componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione insieme allo stesso Matiasic e a Connor Barwin, unico esponente della vecchia proprietà a restare, almeno da un punto di vista della gestione, nella nuova società. —
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