Riescono a introdursi nell’abitazione di una coppia di Vetrego di Mirano la sera di venerdì 17 agosto, picchiano entrambi e dopo averli aggrediti portano via un televisore e il pc e i telefoni.
Quella che a prima vista, in un primo momento, è apparsa come una rapina, potrebbe essere, da riscontri eseguiti dalle forze dell’ordine in queste ore e subito dopo l’episodio, una aggressione legata a ruggini personali della coppia con altre persone.
Il fatto si è verificato attorno alle 22 di venerdì 17 agosto. Poco dopo cena in un appartamento in un caseggiato di via Vetrego la principale via della frazione miranese, in cui abita la coppia di giovani, hanno fatto irruzione almeno due persone. Ma potrebbero essere state anche di più.
Si sono subito sentite urla trambusto oggetti che cadevano. I due dopo aver malmenato i conviventi, hanno cominciato a rovistare all’interno delle camere e delle altre stanze. Non hanno però portato via preziosi o contanti. Si sono concentrati su un televisore, i telefonini e un pc. Gli aggressori a quel punto sono usciti e saliti in un’auto si sono dileguati. Subito dopo l’aggressione la coppia di giovani sotto shock, ha allertato i carabinieri di Mirano e della compagnia di Mestre per denunciare quanto è accaduto.
Sul posto sono arrivati i militari dell’Arma che hanno sentito le vittime dell’aggressione e hanno anche cercato di ricostruire i fatti con le testimonianze di vicini e passanti.
La notizia di quanto accaduto alla coppia si è sparsa in paese quasi immediatamente. La paura che una banda di predoni abbia aggredito due persone che stavano tranquillamente dentro casa loro, si è subito diffusa generando allarme. Un allarme che il sindaco di Mirano intende chiaramente mitigare.
«È vero» spiega il sindaco Tiziano Baggio «che la frazione di Vetrego essendo vicina al casello autostradale sulla A4 (che rappresenta un’ottima via di fuga e arrivo per i ladri) è stata visitata varie volte dai ladri, ma in questo caso sembra che possa trattarsi di una aggressione e rapina legata invece a motivi personali. Da quanto hanno capito le forze dell’ordine infatti non è escluso che aggrediti e aggressori si conoscessero». Le indagini su quanto accaduto continueranno nei prossimi giorni ovviamente da parte dei militari dell’Arma.