Sapeva che sopra la sua testa c’era una telecamera di sicurezza? Verrebbe da dire di no, visto che il ladro che ha forzato la gastronomia “Le Papere” a Borgo Cavour ha agito senza indossare né un cappellino, né un passamontagna o un fazzoletto per rendersi almeno in parte irriconoscibile. Però, a guardare le immagini del video delle telecamere di videosorveglianza del negozio aperto da Albertini si nota chiaramente come l’uomo, apparentemente tra i trenta e i quarant’anni, punti direttamente un cassetto, senza perdere tempo a frugare altrove.
Come se sapesse che solo lì poteva esserci qualcosa di valore. A dieci giorni dall’effrazione nel punto vendita di Villorba, “Le Papere” sono tornate nel mirino, e tutto lascia pensare che l’autore del colpo possa essere la stessa persona. In entrambi i casi il ladro è entrato forzando un accesso secondario.
«Le due figure poi hanno sembianze molto simili» ha detto ieri il titolare, Alessandro Albertini che ha scoperto il furto ieri mattina, allertato la polizia e consegnato loro le registrazioni dell’impianto di videosorveglianza (che c’è nel negozio di Borgo Cavour come a Villorba). «Spero che lo possano identificare» ha ammesso ieri. L’entità del colpo? Non molto, perché per buona norma i titolari non lasciano valori in denaro all’interno dei negozi. Il ladro si sarebbe limitato a fuggire con un tablet e un telefonino recuperati da un cassetto.
Le immagino lo inquadrano chiaramente mentre lo sfila e lo sbatte a terra più volte nel tentativo di forzarlo facendone uscire poi il tablet che nel buio dei portici di Borgo Cavour, illuminati solo dai lampioni della strada, si accende facendo luce nella stanza della gastronomia. Non bastassero le telecamere della gastronomia, ci sono altri occhi elettronici pubblici utilissimi a immortalare chi passi attraverso quell’area, sono tra il piazzale di fronte al liceo Classico (che si allarga proprio lì vicino), e la zona di Porta Santi Quaranta. Il ladro delle Papere insomma, se già noto, potrebbe avere davvero le ore contate.
