Dopo essersi svegliato con un'altra colica renale, il campione italiano è stato portato al pronto soccorso per ulteriori accertamenti
L'articolo Gianmarco Tamberi ricoverato nuovamente in ospedale: “Ho vomitato due volte sangue”. Ora la finale è a rischio proviene da Il Fatto Quotidiano.
Gianmarco Tamberi è in ospedale. A pochissime ore dalla finale olimpica del salto in alto l’atleta azzurro è stato fermato da un’altra colica renale che potrebbe compromettere definitivamente la sua presenza. Il campione italiano, poco fa, ha condiviso un post su Instagram che lo ritrae in barella in compagnia della moglie Chiara: “Sono passate 10 ore e la colica renale ancora non è passata. Il dolore che sento da questa mattina, per quanto forte, è nulla confronto a quello che sto provando dentro. Anche quella che era la mia ultima certezza sta per svanire…..”. Queste le sue amare e dolore dichiarazioni. “Sono appena stato portato in pronto soccorso in ambulanza dopo aver vomitato due volte sangue. Ora mi faranno altri esami per capire che cosa sta succedendo, vi aggiorno perché i tantissimi messaggi che sto ricevendo e l’amore che mi state dimostrando, quanto meno merita una risposta.
Tutto ho sognato per questo giorno tranne di vivere un incubo così…”.
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Tamberi “svegliato” da un’altra colica
Gianmarco Tamberi sta di nuovo male. Il campione olimpico che oggi, sabato 10 agosto, alle 19:10, doveva scendere in pista alle Olimpiadi di Parigi per la finale del salto in alto è stato svegliato “dallo stesso dolore lancinante di qualche giorno fa”. L’atleta, come si può leggere in suo stesso post sui social, aveva avuto “un’altra colica renale“.
“È tutto finito…“, aveva esordito Gimbo nel post mattutino. “Ci ho sperato fino all’ultimo, ci ho creduto nonostante tutto quello che era successo – scrive ancora – Ho ricevuto un sostegno e un affetto cosi grande da parte di tutti voi che mi ha dato una forza unica per rialzarmi da questo ennesimo problema, ma evidentemente doveva andare così…”. Il campione racconta quindi di essersi svegliato alle 5 con il dolore lancinante, un dolore che ora, dopo 5 ore, “ancora non passa”.
“Sono riuscito a battere il destino una volta dopo quell’infortunio nel 2016, questa volta purtroppo penso proprio che abbia vinto lui – scrive ancora senza nascondere il dispiacere il campione di Tokyo 2020 – Sono senza parole, mi dispiace davvero da morire. Scenderò in pedana comunque questa sera? Si, ma non so davvero come farò in queste condizioni a saltare…”. Dopo il ritorno in ospedale, ora la sua presenza in pedana è fortemente a rischio.
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