Con la data di inizio dei Giochi Estivi Paralimpici di Parigi 2024 sempre più vicina, il Delegato provinciale di Treviso del Comitato Italiano Paralimpico, Davide Giorgi, ha il piacere di augurare le migliori soddisfazioni umane e sportive alle atlete e agli atleti che rappresenteranno il territorio della Marca in maglia Azzurra.
Sono cinque i campioni trevigiani che gareggeranno con la rappresentativa italiana dal 28 agosto all’8 settembre prossimi alla rassegna francese, contribuendo a rendere la delegazione veneta (11 uomini e 8 donne, cui si aggiungono sette membri staff tra tecnici e fisioterapisti) un perno fondamentale della Nazionale.
Si tratta di Silvia Biasi (Sitting Volley, Volley Codognè), Manuel Bortuzzo (Nuoto, GS Fiamme Oro), Asia Pellizzari (Tiro con l’arco, Arcieri del Castello), Paolo Tonon (Tiro con l’arco, Arcieri del Castello), Bebe Vio (Scherma, GS Fiamme Oro). A completare il quadro anche Robert Alain Lorenzati, fisioterapista della Nazionale di Ciclismo.
A Tokyo 2020, nelle Paralimpiadi disputate nel 2021 a causa della pandemia, il Veneto fece la voce del leone nel medagliere azzurro, centrando 26 podi sui 69 complessivamente mandati in archivio: la provincia di Treviso brillò di luce propria grazie ai successi di Bebe Vio, che torna protagonista a tre anni di distanza assieme ad un gruppo che nelle rispettive discipline parte con le giuste ambizioni.
«Sono impaziente di vedere le nostre ragazze e i nostri ragazzi all’opera a Parigi», commenta il Delegato CIP Davide Giorgi. “Le Olimpiadi che stiamo tutti vivendo in questi giorni sono uno spettacolo sportivo straordinario, e quando quegli stessi impianti faranno da scenario ai nostri atleti il messaggio di inclusione universale del movimento paralimpico arriverà fortissimo in tutto il mondo: i cinque portabandiera della Marca sanno di avere anche questa responsabilità, ma prima ancora sanno che anni di duro lavoro verranno messi alla prova al massimo livello agonistico possibile».
«A tutti voglio dire che non saranno soli quando gareggeranno, perché a tifare per loro ci saranno un territorio e una comunità intera, a partire dalla famiglia del Comitato Paralimpico naturalmente», prosegue il Delegato. «Rispetto alle aspettative, su Bebe non c’è molto da dire, nella scherma l’atleta da battere rimane sempre lei, però anche Silvia, Manuel, Asia e Paolo partono con numeri importanti e sono fiducioso sulla possibilità di un’edizione che sappia parlare a voce alta anche in trevigiano. A prescindere da tutto, l’augurio è di vivere al massimo un onore come quello di rappresentare il nostro Paese e un’esperienza unica come i Giochi Paralimpici: qualcuno tornerà forse campione, ma di sicuro tutti torneranno atleti e cittadini migliori».