Ginevra Taddeucci compie un miracolo e mette la firma su una splendida favola che racconta di un’Italia che ritorna sul podio delle Olimpiadi nella 10 km di Nuoto di Fondo otto anni dopo quell’argento vinto da Rachele Bruni a Rio de Janeiro 2016.
Una favola che racconta di una atleta 27enne che raggiunge la qualificazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 soltanto poco più di un mese fa, nuotando il tempo limite dei 1500 stile libero in occasione del Trofeo Sette Colli, prendendosi indirettamente anche il diritto di disputare la 10 km nella Senna.
La fiorentina aveva provato a qualificarsi ai Mondiali di Nuoto di Doha, chiudendo però lontana dal pass della 10 km terminando la gara 22esima.
Poi ci ha riprovato un mese più tardi disputando i 1500 stile libero ai Campionati Italiani Assoluti primaverili, mancando per soli due secondi anche in quell’occasione l’obiettivo, che sembrava ormai essere sfumato.
E invece la caparbietà di Ginevra Taddeucci l’ha portata a provarci ancora e a ottenere il sogno tanto ambito di far parte della spedizione olimpica Azzurra in Francia.
Una favola incredibile, fino a quando Ginevra Taddeucci non l’ha resa realtà bracciata dopo bracciata nuotando la gara della vita, proprio quello che serviva per prendersi un posto sul podio olimpico, un sogno per qualsiasi atleta.
Argento nella 25 km, nella 5 km e nella staffetta poco più di un mese fa ai Campionati Europei di Nuoto di Fondo di Belgrado, oro nella staffetta di Fondo un’estate fa a Fukuoka, argento nella 10 km e nella staffetta agli Europei di Roma 2022, Ginevra Taddeucci chiude il cerchio con questo favoloso bronzo olimpico.
Il fiume Senna è al centro di discussioni e polemiche da mesi e mesi, a causa di diversi fattori che rendevano dubbio il campo gara per la competizione alle Olimpiadi.
La cosa più gravosa è stata la balneabilità, ovvero la possibilità di immergersi nell’acqua inquinata del fiume che attraversa Parigi.
Più volte non balneabile, fino al punto da non essere nemmeno completamente disponibile per le prove agli atleti impegnati in gara (una sola prova del campo gara a ridosso della competizione), la Senna è ritornata ai minimi valori accettabili proprio in prossimità della 10 km femminile disputata oggi.
Oltre i valori di inquinamento, la Senna presenta anche una corrente singolare per una 10 km, una corrente che influisce in maniera importante sulla prestazione e che si è fatta vedere anche oggi durante la gara.
Ginevra Taddeucci, che si è qualificata alle Olimpiadi un mese fa, ha provato fin da subito a nuotare insieme all’australiana Moesha Johnson che è partita a razzo guidando la 10 km.
È partita invece più contenuta l’olandese Sharon van Rouwendaal, che dopo i primi sei minuti di gara era 19esima, una posizione che però ha migliorato rapidamente, risalendo ai piedi delle prime tre entro il primo km e mezzo.
L’azione della regina del Nuoto di Fondo, oro nella 10 km alle Olimpiadi di Rio 2016, argento a quelle di Tokyo di tre anni fa, oro nella 5 km e nella 10 km ai Mondiali di Doha dello scorso febbraio, argento nella 5 km a quelli di Fukuoka della scorsa estate solo per citare i risultati più recenti e alcune delle oltre venti medaglie vinte, porta l’olandese a effettuare il soprasso e mettersi davanti a tutte dopo circa mezz’ora di gara.
Da quel momento in poi si assiste a uno spalla a spalla spettacolare tra lei e l’australiana Moesha Johnson alternata all’Azzurra Ginevra Taddeucci.
L’altra Azzurra e toscana Giulia Gabbrielleschi prova in tutti i modi a stare nella mischia e copre anche la posizione del podio nel primo km e mezzo, ma poi insegue, senza dare la mia resa, chiudendo infine sesta dopo 2h 04’17”9.
Metro dopo metro, la favola di Ginevra Taddeucci diventa realtà e si materializza in quella medaglia di bronzo che mancava al Nuoto di Fondo femminile all’edizione dei Giochi di Rio 2016, chiudendo in 2h 3’42”08.
La 27enne fiorentina delle Fiamme Oro e Circolo Canottieri Napoli allenata da Giovanni Pistelli conquista il terzo podio olimpico su cinque complessivamente disputati nella giovane storia del Nuoto di Fondo alle Olimpiadi.
Davanti a tutte c’è la vittoria di Sharon van Rouwendaal, che trionfa dopo 2h 3’34”2 diventando la prima donna a vincere la 10 km in due edizioni diverse dei Giochi e la prima di sempre ad andare a podio della 10 km alle Olimpiadi in tre edizioni consecutive.
Il podio lo chiude l’australiana Moesha Johnson con il crono di 2h 3’39”7, con la brasiliana Ana Marcela Cuhna campionessa olimpica uscente che chiude ai piedi del podio 2h 4’15”7, mentre chiude soltanto nona la tedesca campionessa iridata a Fukuoka la scorsa estate, Leonie Beck, che segna 2h 6’13”4.
Appuntamento a domani per la 10 km maschile in partenza alle 7:30 che vedrà l’Italia rappresentata da Gregorio Paltrinieri, reduce dalle due medaglie vinte in piscina, e Domenico Acerenza.
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