Sono in tutto 34 i Daspo emessi dalla Questura di Forlì Cesena a carico di ultras padovani in relazione agli avvenimenti del 4 agosto, durante la trasferta Cesena - Padova.
I 34 padovani sono stati ritenuti responsabili degli incidenti tra tifoserie e a loro carico è stato emesso un divieto di partecipazione ad aventi sportivi per una durata di tempo che va da 2 a 10 anni, per un totale di 172 anni.
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Alle ore 19.20 del 4 agosto, nell’area circostante lo stadio di Cesena, un gruppo di circa 50 tifosi ultras padovani, alcuni dei quali travisati, armati di aste e bottiglie di vetro, eludendo i dispositivi di controllo predisposti per il servizio di ordine pubblico, giunti in prossimità della Tribuna si sono poi diretti, a piedi, verso la Curva riservata ai tifosi cesenati e, in particolare, il Bar Bombonera, abituale ritrovo degli ultras bianconeri, provocandoli ed invitandoli ripetutamente allo scontro.
I tifosi padovani lanciavano bottiglie in direzione dei rivali, determinando una reazione compatta ed immediata dei tifosi cesenati.
Grazie all’intervento delle forze dell’ordine e del Reparto Mobile di Padova, gli ultras venivano allontanati evitando gravi conseguenze e ulteriori problemi di ordine pubblico, permettendo di riportare la calma e consentire poi il regolare svolgimento dell’incontro di calcio.
Ben 20 tifosi padovani erano già stati destinatari di Daspo e in particolare uno di questi, sottoposto oggi al divieto per 10 anni con obbligo di firma, aveva già collezionato 3 provvedimenti. A Cesena è stato sorpreso con un manganello telescopico.
I tifosi responsabili delle violenze saranno a breve segnalati anche alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di rissa, resistenza a pubblico ufficiale, porto di armi improprie, lancio di oggetti, travisamento.
Salgono a un totale di 61 i provvedimenti di Daspo (27 già pendenti più ulteriori 34), nei confronti degli ultras del Padova riconducibili ai gruppi “Educazione Padovana” e “UPD”.
