Dopo le due vittorie in fila contro Serbia e Germania l’ottavo di finale contro l’Ungheria è la classica partita spartiacque capace di aprire le porte del paradiso delle prime 8 o del purgatorio del torneo per le posizioni dalla 9 alla 16.
Impossibile non commentare il finale, con le azzurrine che entravano negli ultimi 2 minuti con 8 punti di vantaggio sull’Ungheria: da lì in avanti, una sequela di eventi che incredibilmente hanno portato le due squadre a giocarsi tutto negli ultimi secondi
Ci sarebbe da discutere, e molto, sulla terna arbitrale: non mi dilungo, dico solo che a Giacchetti, come succede a Matilde Villa, per avere un fischio a favore ci vogliono 3-4 o anche 5 contatti. Non è perché sono più rapide delle altre che possono essere malmenate. Il metro usato oggi è stato quantomeno singolare, e sono stato educato. Chiusa parentesi arbitrale.
Apriamo invece quella tecnico-tattica ma anche, se non soprattutto, quella mentale ed emozionale. Onestamente mi hanno colpito le lacrime a Giacchetti nel finale, a partita in corso, con due liberi decisivi da tirare.
Faccio un discorso generale, non solo su Emma e nè su questo gruppo: vedo sempre più spesso giocatrici piangere e/o lamentarsi, esternare tutte le emozioni anche a gara in corso perdendo poi concentrazione ed efficacia, e sempre meno spesso giocatrici menare le avversarie, essere cattive agonisticamente anche rischiando di andare oltre, proprio perchè manca quella voglia feroce di raggiungere l’obiettivo.
Magari è solo una mia impressione, ma a mio avviso sarebbe meglio che le ragazze si allenassero di più e meglio sotto questo punto di vista.
La partita fino al 38esimo ha visto l’Italbasket stare quasi sempre in vantaggio contro una non irresistibile Ungheria, fossimo stati nel pugilato avrebbe vinto ai punti nonostante i tanti errori evitabili e non forzati dalla difesa. Forse Andreoli ha esagerato nell’uso della zona nel finale, o forse si è scordato in panchina Franchini, fin lì una delle migliori.
Ovvio che poi gli ultimi 120 secondi cambiano tutti i giudizi e le prospettive. Dal tecnico rifilato a Giacchetti, all’antisportivo richiesto (non c’era, col senno di poi sarebbe stato meglio non chiedere l’IR che ha rotto il ritmo), agli errori dalla lunetta della stessa Giacchetti a quelli difensivi sull’ultima azione….un pout pourri di nefandezze, punite dalla triplona da 8 metri di Toman che ha punito l’Italia ma voglio ribadire che l’Ungheria non ha rubato nulla
Ora sono curioso di vedere la reazione domani contro il Lussemburgo per salvarci ed evitare gli spareggi per la poule B. Sulla carta non si può proprio perdere, ma le emozioni giocano brutti scherzi come abbiamo visto oggi, quindi testa bassa e pedalare con la speranza che questa sconfitta sia di insegnamento per tutta la carriera di queste ragazze
EMMA GIACCHETTI 4,5: ovviamente il voto non è per la partita giocata ma nemmeno per gli ultimi 5 secondi (che però il voto lo abbassano di brutto). Anche a causa della difesa magiara non ha mai preso la squadra in mano e nemmeno la partita, questa la sua colpa principale. Mi è parsa nervosa fin dal secondo fallo fischiatole, dopo il terzo fallo (che non c’era) è montato sempre di più il nervosismo per poi esplodere nel fallo tecnico. A me piacciono le giocatrici con carattere e non quelle che sembrano robot, ma piangere durante il gioco faccio fatica ad accettarlo, meglio piuttosto un espulsione per uno scatto di rabbia o un secondo tecnico facendo vedere a tutti l’incapacità arbitrale
GRETA RAMON 4: oggi non ne ha azzeccata una, anzi forse solo una e cioè l’unico tiro messo a segno. Per il resto pessima gestione della palla e gravi errori difensivi, quello sull’azione decisiva poi fa diventare grave l’insufficienza
MARTINA GUZZONI 7: ferma troppo spesso la palla nel primo tempo ma cava fuori due canestri in passo e tiro in fotocopia. Nella ripresa è silente fino all’ultimo quarto dove anche le sue giocate ci avevano fatto credere di averla vinta….peccato
GIORGIA CIBINETTO 6: senza maschera, tocca la prima palla ed è una tripla. Poi più nulla, ma beccami gallina se le compagne abbiano provato a cercarla dietro la linea da 3…..
EMMA ZUCCON 6: da tre punti urge un veloce miglioramento, a rimbalzo in attacco è sempre utile. Forse nel finale la sua rapidità e astuzia poteva tornare utile
NICOLE TORRESANI 7: rispetto all’altro ieri è meno brillante ma comunque positiva, nel finale esce di prepotenza facendo tutte le giocate giuste per vincere, non è bastato
ANITA FRANCHINI 7: miglior partita del suo Europeo, fa vedere di cosa è capace, ed è tanta roba. Quel jump shot cel’hanno in poche anche tra le senior, speriamo che in futuro elimini i difetti che ancora le impediscono di essere sempre un fattore
CATERINA PIATTI 5,5: trova pane per i suoi denti, sbaglia tanto e contro la zone press finale è un pesce fuor d’acqua
ELISA LEGHISSA 6,5: una partita solidissima la sua, zero errori in difesa e a rimbalzo, come dev’essere per una lunga di sostanza ma di complemento, peccato per quel tiretto che poteva mettere. Solo 12 minuti, oggi per come stava giocando ne meritava il doppio
EMANUELA TROZZOLA 7: a tratti è l’anima della squadra, certamente è sempre nel vivo del gioco e ormai è una colonna di questo gruppo
GIORGIA GORINI 5: sei minuti in campo, tanta confusione e poca aggressività
CRISTIANO GARBIN
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