È morto a 87 anni Adriano Zanotto, uno dei ristoratori che ha fatto grande la cucina trevigiana nel mondo.
Il patron di Parco Gambrinus di San Polo di Piave, Commendatore della Repubblica, se n’è andato nel pomeriggio del 6 agosto, dopo alcuni giorni di ricovero all’Ospedale di Treviso in seguito al peggioramento delle sue condizioni che già lo avevano reso non autosufficiente e costretto al ricovero a Villa Tomasi di Spresiano.
È morto stringendo la mano della inseparabile moglie Rosa, sposata quasi 60 anni fa e compagna della grande avventura gastronomica e imprenditoriale che ha reso la locanda di famiglia, fondata nel 1847, un punto di riferimento in Veneto e in Italia ma anche riconosciuta nel mondo grazie ai tanti viaggi di Adriano in tutto il mondo come cuoco inviato dall’ENIT a rappresentare la cucina italiana.
Accanto a lui da sempre anche nel lavoro i figli Gianmaria, Pierchristian e Marianna, che gli avevano fatto visita poche ore prima.
Adriano Zanotto, “figlio d’arte”, aveva preso la guida del locale nel 1958, a soli ventuno anni, e lo ha continuamente ampliato e rinnovato con passione e dedizione infinita, tanto che anche negli ultimi anni, un po’ fiaccato da una precedente embolia del 2021, vestiva ogni giorno la sua divisa da cuoco per sovrintendere il locale e il suo amatissimo grande parco.
Ma Zanotto era anche “fratello d’arte”, dello spumeggiante Armando creatore del Tre Panoce a Conegliano, con il quale si era ritrovato negli ultimi anni dopo una lunga separazione, anche per prendersi cura insieme a lui del loro fratello Sergio. Nelle prossime ore la definizione della data del funerale.