Domenica 4 agosto è stata una giornata storica per il tennis italiano e non solo. Prima del successo nella finale di doppio femminile delle Olimpiadi di Parigi 2024 di Sara Errani e Jasmine Paolini, infatti, Novak Djokovic ha completato il Career Golden Slam con la medaglia d’oro conquistata in finale ai danni di Carlos Alcaraz. Tanti i colleghi che lo hanno celebrato per questo suo importante traguardo, direttamente ai microfoni di ‘ATP.com’ dal National Bank Open di Montreal. Ecco, quindi, alcuni pareri.
Il primo ad esaltarlo è stato Holger Rune: “Penso che se c’è una persona che si merita così tanto l’oro olimpico, quello è Djokovic. In un certo senso ha completato il tennis. Sta portando questo sport ad un altro livello, è semplicemente il migliore. Sono molto ispirato da lui e penso che sia anche un ragazzo molto simpatico. Novak ha 37 anni e ha vinto la medaglia d’oro, penso che questo dimostri il suo livello. È assolutamente incredibile. Speriamo di continuare a vederlo ancora per qualche anno nel Tour per poter competere contro di lui”.
Parole importanti anche da Stefanos Tsitsipas, che non nasconde i propri rimpianti: “Avevo immaginato di ottenere una medaglia d’oro. Sono sicuro che Djokovic ha lavorato duro per ottenerla. Probabilmente è una delle cose che gli mancavano come numero uno del mondo e pluricampione Slam. Era qualcosa che ancora non faceva parte della sua collezione. Stavo giocando bene e avevo un grande vantaggio contro di lui nel secondo set. Onestamente sentivo di avere delle buone occasioni in quella partita. È stato deludente perdere con un doppio break di vantaggio. Ma almeno posso dire che ho fatto del mio meglio e che ho perso contro il campione. Avendo giocato un buon tennis al Roland Garros, ottenere una medaglia alle Olimpiadi per me sarebbe stato un sogno”.
In merito si è espresso anche Pablo Carreño Busta, che lo affrontò a Tokyo 2020: “Penso che in finale abbiano giocato un tennis incredibile. È vero che Carlos era un po’ nervoso all’inizio, ma è normale. Anche per Novak, probabilmente era la sua ultima possibilità di vincere la medaglia d’oro. Penso che sia stato un grande spettacolo per il tennis. A Tokyo probabilmente ho giocato uno dei migliori tornei della mia carriera. Ricordo che quando ho perso in semifinale contro Karen Khachanov ho pensato: ‘Bene, ora che devo giocare contro Novak che possibilità avrò?’. Quando ho cominciato a giocare ho pensato solo che dovevo fare del mio meglio. Se lui gioca al 100% è vero che per me è molto difficile batterlo, ma il giorno prima aveva perso in semifinale e anche in doppio misto e io penso di averne approfittato”.
Infine un pensiero da parte di Marian Vajda, suo ex allenatore, tramite un post sul proprio profilo Instagram: “Nolito, la missione è completata. Dopo tanti anni di navigazione raggiungi la riva. Lo sforzo prolungato ha portato una medaglia d’oro olimpica al tuo collo. Un traguardo eccezionale, sono orgoglioso di te. Sono scoppiato in lacrime quando hai tirato l’ultimo splendido vincente. Congratulazioni alla tua famiglia e a tutti i membri della tua squadra!”.