Nuovo accordo tra Usl 6 e Azienda Ospedale Università per abbattere le liste d’attesa e di pre-appuntamento – i vecchi galleggiamenti – delle prestazioni ambulatoriali per il secondo semestre dell’anno.
Sul tavolo ci sono circa novemila prestazioni che l’Azienda di via Giustiniani erogherà a favore di quella di via Scrovegni per un importo totale di di 750 mila euro.
La Regione ha destinato fino allo 0,4% del finanziamento indistinto all’abbattimento delle attese, chiedendo alle Aziende sociosanitarie di redigere un Piano operativo per il 2024, prevedendo di poter avvalersi di una remunerazione fino a 100 euro (lordi omnicomprensivi) per l’attività aggiuntiva del personale medico e fino a 60 euro per il personale del comparto, oltre all’acquisto di prestazioni in convenzione con le strutture private accreditate in deroga ai limiti di spesa.
I regimi di erogazione vanno dai giorni feriali a quelli festivi, prefestivi e in orario serale.
Il documento sottoscritto quindi prevede che l’Azienda Ospedale Università si impegni a garantire agli assistiti del territorio dell’Usl 6 – a decorrere dal primo luglio fino alla fine di dicembre – l’erogazione delle prestazioni (traccianti e non), oltre all’ordinario, distinte per priorità B (entro 10 giorni), D (entro 30 giorni) e P (prestazioni da garantire entro un periodo massimo di 60-90 giorni) e controlli per un numero complessivo di 9 mila prestazioni ambulatoriali e una spesa presunta di 750 mila euro.
L’accordo prevede, inoltre, che l’Azienda Ospedale Università produca una relazione dettagliata sulle attività – realizzate in orario aggiuntivo al di fuori di quello istituzionale e con timbratura dedicata –, sui relativi costi sostenuti per personale dirigente e comparto sanitario per singola tipologia di prestazione, da rendicontare all’Euganea.
Parallelamente, sempre sul fronte del recupero delle liste d’attesa, l’Usl 6 – su richiesta del responsabile unico aziendale dei tempi d’attesa Fabio Verlato – ha dato il via libera all’impiego di prestazioni aggiuntive di medici specialisti ambulatoriali per un massimo di 26 ore settimanali, fino a un totale complessivo di 468 euro fino alla fine dell’anno (che si vanno ad aggiungere alle 390 impiegate tra marzo e giugno sempre con lo stesso criterio): queste verranno remunerate con un compenso di 80 euro l’ora lordi complessivi e finanziate utilizzando parte del tetto di spesa assegnato dalla Regione per il costo del personale.
La spesa massima complessiva prevista è di 37.440 euro.
Verlato aveva chiesto infatti all’Usl Euganea la possibilità di proseguire sulla strada tracciata la scorsa primavera per il recupero delle attese: le prestazioni aggiuntive saranno assegnate ai medici afferenti alle branche specialistiche individuate come più bisognose di intervento e che abbiano manifestato la disponibilità a contribuire al recupero dei tempi.
Infine, tra i provvedimenti messi in campo dall’Euganea, il conferimento di incarichi libero professionali a specialisti – e in subordine specializzandi, qualora non ci fosse la disponibilità dei primi – in Ortopedia e Traumatologia con un impegno orario a chiamata in base alla disponibilità dei professionisti e alle necessità aziendali.
Nella fattispecie, l’Euganea ha stimato un totale complessivo di 1.920 ore, ovvero 480 a settimana. Il costo complessivamente previsto in questo ambito è di 192 mila euro.