Niente da fare per la cagnetta Guendalina: è stata trovata dai padroni nella lavatrice vecchia, in garage, morta: a mettercela probabilmente sono stati i ladri, probabilmente per zittirla mentre abbaiava per cercare di difendere la sua casa. E ora un’associazione animalista ha messo una taglia di 3mila euro per trovare i ladri.
Lunedì la scoperta dei proprietari della cagnolina: non era stata rapita, ma bensì uccisa, forse strangolata e poi gettata nella vecchia lavatrice dove è stata ritrovata morta. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA ha deciso di presentare denuncia per il reato di uccisione di animale e di mettere a disposizione una ricompensa di 3.000 euro che sarà pagata a chi con la propria denuncia formale rilasciata in termini di legge alle forze dell'ordine aiuterà ad individuare e con la sua testimonianza far condannare in via definitiva gli autori di questo orribile crimine.
Anche l’associazione LNDC Animal Protection ha sporto denuncia per uccisione di animali e ha contattato la famiglia della povera cagnolina per offrire la propria solidarietà e il proprio supporto. «La speranza – spiegano - è che le indagini sul furto possano permettere di risalire a queste persone senza scrupoli che non si sono accontentate di rubare ma hanno deciso di prendersela con la dolce Guendalina, spezzando la sua vita. Se qualcuno ha delle informazioni utili, può contattare le forze dell’ordine oppure scrivere ad avvocato@lndcanimalprotection.org»
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“Mando un abbraccio alla famiglia di Guendalina e le mie più sincere condoglianze per la loro perdita. Una perdita insensata e crudele per la quale è necessario fare giustizia. Probabilmente la piccola ha cercato di difendere la sua casa da quegli estranei, magari abbaiando, e questo le è costato la vita. Si tratta di un incubo con cui convive chiunque di noi abbia un animale in casa e purtroppo in questo caso è diventato realtà. Le persone che hanno fatto questo non sono dei semplici ladri, ma sono dei mostri e devono essere trovati e assicurati alla giustizia”, commenta Piera Rosati – presidente LNDC Animal Protection.